Vista la partenza alle ore 8, per evitare la solita levataccia, ho deciso di pernottare in un appartamento praticamente attaccato a Piazzale Flaminio e quindi in una posizione comodissima per raggiungere la zona della partenza; alle 7:15 esco quindi di casa già pronto per la corsa ed entro dentro Villa Borghese per raggiungere la start line in Via delle Magnolie.
Già lungo la strada c'è una fitta presenza di corridori e quando arrivo alla zona di deposito dei bagagli sono già completamente immerso nel clima di gara: a circa mezzora dal via c'è già un gran fermento e i vari partecipanti alle 3 distanze previste (10, 30 e 50 km) si mescolano tra loro in attesa del posizionamento sulla griglia di partenza.
A pochi minuti dal via mi accingo anche io a raggiungere la mia griglia e scopro quindi di essere praticamente dietro ai top runner! Pochi secondi dopo il mio ingresso vedo infatti arrivare anche il grande Giorgio Calcaterra (con il quale ho fatto una foto il giorno prima in occasione del ritiro pettorale) che si posiziona in prima fila circa 2 metri davanti a me (!!!)...
Il pensiero di partire nella stessa batteria di Calcaterra mi emoziona e mi intimidisce allo stesso tempo: probabilmente si tratterà di una situazione più unica che rara però adesso ci sono e mi godo il momento ostentando una tranquillità degna dei grandi atleti che vedo davanti a me...
Pochi minuti ancora ed ecco che lo speaker scandisce il countdown finale e poi sento lo sparo che dà il via alla gara: parto insieme al resto del gruppo lasciando sfilare i più veloci e arriviamo velocemente ad un bellissimo belvedere su tutta la capitale dopo di che proseguiamo per scendere a Piazza del Popolo... i primi 5 km sono infatti in pieno centro e infatti percorriamo tutta Via del Babbuino per arrivare a Piazza di Spagna e da qui entrare in Via Condotti; sbuchiamo quindi sul Corso per tornare poi a Villa Borghese e terminare il primo della serie di giri che ci attendono all'interno del parco.
Al passaggio accanto al traguardo prendo subito un bicchiere d'acqua e poi lascio andare le gambe sulla successiva discesa; alla mia destra ci sono già molti corridori che salgono in direzione contraria e, dopo il "giro di boa" davanti a Piazzale Flaminio, anche io mi affanno come loro in salita... al termine della stessa c'è un'altra postazione per lo spugnaggio e il ristoro dalla quale si raggiunge Porta Pinciana. Da qui si ritorna quindi indietro fino a tornare di nuovo a Piazzale delle Canestre, punto centrale della corsa in cui si concentrano diversi passaggi.
Quando passo di nuovo accanto al traguardo scopro che i primi della 10 km sono già arrivati (!) e ragiono sul fatto che io non sono invece neppure a metà della mia gara...
Quando sono al mio secondo passaggio sul cordolo con il rilevamento del chip controllo il mio Garmin e noto che, anziché segnare 10 km, mi dà una percorrenza leggermente più bassa... comincio quindi a fare il confronto tra il chilometraggio indicato sui pannelli e quello rilevato dal mio dispositivo e, km dopo km, è sempre più evidente che ciascun giro è un po' (ma nemmeno tanto poco) più corto di 5 km. In particolare al mio terzo passaggio in zona traguardo, quando dovrei essere al km 15, rilevo sul mio Garmin ben 1 km in meno: se la matematica non è un'opinione quindi la mia gara da 30 k dovrebbe invece fermarsi al km 28... staremo a vedere!
Mentre corro dentro Villa Borghese tra centinaia di runner resto con questo pensiero in testa e piano piano constato che il divario chilometrico si fa più evidente: per il momento non dò peso alla cosa e continuo la mia gara in questa bella domenica di ottobre godendomi l'aria rilassata e la bella atmosfera che si respira... centinaia di runner percorrono le strade del parco e i partecipanti alle 3 distanze sono tutti mescolati tra loro in un unico serpentone senza soluzione di continuità! Al di là dei piccoli o grandi obiettivi personali quello che si percepisce in maniera vivida è che si tratta di una vera e propria festa dello sport!
Intanto i continui saliscendi cominciano ad affaticare un po' le mie gambe; per ora sto bene ma comincio a temere un eccessivo appesantimento dovuto ai tratti in salita... tra l'altro quando sono al mio terzo giro comincio già ad essere doppiato dai primi in classifica che, inutile dirlo, mi sfrecciano accanto con un passo talmente veloce che io non riuscirei a sostenerlo neppure per un singolo scatto di 400 metri... veramente impressionante!
Km dopo km, giro dopo giro, la gara scorre via molto più in fretta del previsto e mi sorprendo io stesso nel constatare che il circuito dentro Villa Borghese di (quasi) 5 km non si è rivelato affatto noioso e ripetitivo... al mio penultimo passaggio accanto al traguardo tra l'altro incrocio nuovamente Calcaterra e, nonostante la fatica, non posso fare a meno di incitarlo ottenendo in risposta da lui un cenno di saluto...
Quando affronto per l'ultima volta la salita che mi riporta al secondo ristoro sono ormai cosciente del fatto che si tratta dello sforzo finale prima del traguardo: ripercorro già mentalmente tutti i tratti che mi separano dalla finish line e so che, una volta raggiunta la postazione con lo spugnaggio, tutto il resto del percorso sarà meno faticoso... ripasso per le strade già percorse ma ormai sono mentalmente tranquillo perché so di essere prossimo alla fine della mia gara! In verità, visto il divario tra i km segnati dal mio Garmin e quelli ufficiali, mi confronto più volte con altri partecipanti per sapere se anche a loro il percorso risulta più corto del previsto... per fortuna siamo tutti concordi su questo punto per cui quando alla fine mi incanalo nel rettilineo che mi porta al traguardo finale col mio dispositivo che segna poco più di 27 km sono (abbastanza) sicuro di aver fatto bene i conti dei giri e che la mia gara è ormai giunta al termine...
Appena arrivato uno degli addetti al timing mi chiede qual è la distanza rilevata dal mio Garmin, segno evidente del fatto che anche loro si sono accorti del fatto che i giri sono più corti dei 5 km previsti... subito dopo sfilo davanti al ristori finale e prendo la mia busta insieme ad una bibita ed un gel.
Mentre scendo con calma verso l'ingresso di Piazzale Flaminio per tornare in appartamento bevo a piccoli sorsi la bevanda e guardo gli altri corridori che mi passano accanto; ora che ho finito la mia gara non li invidio per niente però anche loro, ciascuno con il proprio ritmo, arriveranno al traguardo e potranno dire con orgoglio di aver partecipato alla prima Ultramaratona di Roma!
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