L'emozione di tornare finalmente a gareggiare dopo lo stop forzato legato all'emergenza sanitaria è grande e non mi sembra vero di poter di nuovo assaporare il gusto della competizione!
Certo sono in condizioni fisiche tutt'altro che ottimali ma oggi il tempo non conta: quello che conta è solo indossare di nuovo un pettorale in una competizione ufficiale!
Come da regolamento della gara, scrupolosamente applicato dagli organizzatori, si ritira il pettorale solo previo verifica Green Pass e consegna dell'autocertificazione Covid.
I partecipanti totali sono circa 160 e si parte a blocchi di 50 per cui, appena lo speaker invita a posizionarsi sulla start line, mi posiziono nella griglia di partenza su una delle "crocette" segnate a terra per garantire il distanziamento.
Il tempo sui 10 km dichiarato in fase di iscrizione mi permette di partire nel primo blocco ma, ben consapevole della mia precaria condizione fisica, mi posiziono nelle retrovie per non essere di intralcio ai top runner...
Di fronte a me c'è la coppia di novelli sposi dell'Atletica Orte che ha deciso di partecipare alla gara l'indomani del proprio matrimonio: sono facilmente identificabili anche a distanza oltre che dalle maglie a tema anche dai palloncini stile pacer e dai rispettivi gadget, velo per lei e cilindro per lui!
Quando viene dato il via seguo il gruppo davanti a me lasciando andare le gambe sulla discesa iniziale che ci porta fuori dal paese; a circa metà della discesa mi ricordo di far partire il Garmin, segno evidente che non sono più abituato a gareggiare, e alla prima salitella già tiro il fiato, segno altrettanto evidente che non sono più allenato neppure a questi sprint iniziali!
Per fortuna subito dopo un'altra discesa, per lo più ombreggiata, mi permette di distendere nuovamente le gambe e continuare in scioltezza la mia gara.
Il primo gruppo di atleti si è già allungato un bel po' e dalle retrovie ecco che vengo già raggiunto dai più veloci del secondo blocco: speravo sinceramente di conservare ancora un altro po' il mio vantaggio iniziale ma d'altronde il mio stato di forma è quello che è per cui meglio non pensarci...
Arrivo al primo ristoro con un tempo leggermente migliore del previsto ma sono ben consapevole di avere alle spalle la parte più veloce del circuito di gara: tra qualche centinaio di metri mi attende un lungo sterrato e, soprattutto, due temibili salite finali! L'ultima in particolare, quella che dalla provinciale conduce alla finish line, comincia già da ora a impensierirmi: nei miei (pochi) allenamenti dell'ultimo mese ho corso pochissimo in salita per cui lo spettro di inchiodarmi con le gambe proprio nell'ascesa finale comincia a preoccuparmi seriamente..
Per ora scaccio questo pensiero ed affronto la parte più campestre del percorso, che si snoda su un tratto sterrato proprio sotto il borgo di Bassano in Teverina; alcuni tratti ombreggiati rendono meno martellante il caldo della giornata e così, metro dopo metro, arrivo al secondo ristoro: un paio di sorsi d'acqua e via verso i km finali!
Quando mi ricongiungo alla strada già percorsa mancano circa 3 km all'arrivo; dopo un bel po' di piano ecco che si palesa la prima salita: rallento e accorcio i passi dopo di che sul tratto di provinciale cerco di lasciare andare le gambe per scioglierle il più possibile.
Quando comincia la salita finale raduno tutte le forze e stringo i denti per raggiungere la prima piazza del paese: per fortuna ci arrivo con le gambe non troppo pesanti per cui proseguo poi verso Piazza della Libertà azzardando anche un piccolo sprint finale prima di tagliare il traguardo!
Rispetto alle decine di gare fatte in passato i 13 km di oggi sono poca cosa ma, dopo uno stop di circa un anno e mezzo dalle competizioni, la fatica si fa sentire eccome! Lo sforzo compiuto però è ben poca cosa rispetto alla gioia di essere finalmente tornato a gareggiare!