Una corsa molta suggestiva in mezzo ai boschi della Polonia

Prima della gara

E' la prima gara oltralpe cui partecipo grazie al progetto Sprint di cui fa parte anche la mia società sportiva; dopo altre attività svolte in terra polacca arriva quindi il giorno della gara di corsa che è l'elemento principale di questo evento.  

Con la mia delegazione italiana e le altre che partecipano al progetto arriviamo quindi in pullman presso Skrzeszew dove si svolge la corsa; è una bella giornata e fin da subito mi stupiscono la partecipazione all'evento, più ricca di quanto mi aspettassi, e l'ottima organizzazione: c'è infatti il deposito borse, la zona docce, il pranzo finale, ... tutte cose che ho trovato solo nelle gare più prestigiose.

Dopo aver lasciato gli zaini al deposito ed aver fatto un po' di riscaldamento ci posizioniamo nelle prime file del blocco di partenza facendo anche qualche foto di gruppo; prima dello start lo speaker incita i partecipanti usando parole per noi incomprensibili e si esibisce anche in un selfie con tutto il gruppo di corridori.

La gara

Arriva quindi il momento del countdown finale cui partecipiamo anche noi scandendo le ultime cifre in italiano! Si parte lungo la strada asfaltata per svoltare quindi a sinistra di 90 gradi; percorriamo oltre 1 km tra le casette del posto per poi buttarci a destra in mezzo alla campagna e subito dopo in mezzo al bosco.

Comincia così la gara vera e propria che si snoda quasi interamente tra gli alberi della fitta vegetazione polacca; l'ambiente circostante è molto suggestivo e la frescura offerta dalle fronde garantisce condizioni climatiche ideali.

Lo stesso non può dirsi in merito al terreno che invece si presenta più ostico del previsto: il percorso è costituito da continui ma brevi saliscendi e numerosi dossi che spezzano notevolmente il ritmo gara; per di più un'altra difficoltà è costituita dal fatto che il sentiero non è sempre duro e compatto ma anzi è costituito per lunghi tratti da una terra fina e impalpabile che dà un effetto simile alla sabbia: la corsa diventa quindi faticosa ed in poco tempo i miei quadricipiti sono già duramente provati.

Ulteriore difficoltà è data dalle molteplici radici parzialmente esposte che, soprattutto nelle brevi e veloci discese, costituiscono un pericolo cui prestare attenzione per non finire rovinosamente a terra.

In queste condizioni raggiungo il primo ristoro, posto insolitamente presto (al km 3,4 circa), e mi rifocillo subito per cercare di mantenere il mio ritmo. Sono infatti partito forte per le mie possibilità ma una volta nel bosco mi rendo conto fin dai primi km che sto cominciando lentamente a perdere terreno: man mano che scorrono i metri infatti vengo superato dagli altri partecipanti e non riesco a trovare la forza per cercare di tallonarli.

Mi riprometto di continuare per qualche altro km con il passo che mi viene naturale e poi provare ad aumentarlo nella parte finale del percorso; con questo obiettivo proseguo la mia gara attraversando tutti i vari ambienti che il percorso ci offre: anche se alcuni tratti sono all'aperto ed altri al limitare del bosco, la maggior parte della gara si svolge tra gli alberi d'alto fusto delle foreste locali. Siamo talmente immersi nella natura che a tratti siamo come sospesi nel temo e nello spazio: veramente una bella sensazione, peccato che sia anche accompagnata dalla fatica e dal dolore muscolare sempre più crescenti man mano che avanzo.

Poco prima del secondo ristoro, situato intorno al km 8, ingerisco un gel con la speranza che mi dia l'energia per provare un piccolo sprint nella parte finale della gara; la spinta in più che cercavo però non si concretizza e quindi proseguo con lo stesso passo fin quando non sbuchiamo nuovamente sulla strada asfaltata.

Anche se il mio Garmin segna quasi 12 km ed il percorso totale dovrebbe attestarsi sui 13 sono restio a scattare per paura di farlo troppo presto: cerco di guardare quindi in fondo al rettilineo per capire quanto dista il traguardo. Solo quando sono sicuro di essere effettivamente nell'ultimo km di gara comincio a spingere al massimo delle mie possibilità e riesco a guadagnare qualche posizione raggiungendo e superando un paio di corridori che mi avevano passato precedentemente.

Arrivo quindi al traguardo in velocità con lo speaker che mi accoglie con un "Bravo" (che scoprirò poi essere un termine polacco) e ricevo la mia meritata (ed anche molto bella!) medaglia.

Dopo la gara

Mi sorprendo subito nel vedere che gli organizzatori hanno previsto anche una piccola piscina per permettere ai corridori di tonificare le proprie gambe dopo di che recupero il mio zaino e usufruisco del pranzo offerto (una pasta che inizialmente guardo con sospetto ma che si rivelerà più buona del previsto).

Questa prima esperienza in terra straniera è giunta al termine e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso da diversi aspetti: la grande organizzazione, la bellezza del percorso e la ricca partecipazione.

Con la speranza di poter ripetere quanto prima una gara così in qualche altra parte del mondo risalgo sul pullman e mi rilasso sognando una bella doccia ed un po di meritato riposo...


Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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