Raggiungo la piazza di Vasanello con largo anticipo rispetto all'orario di partenza e, dopo aver ritirato il pettorale, mi preparo alla corsa indossando il mio gilet da Trail: anche se la distanza e il dislivello positivo oggi non sono preoccupanti, prefrisco comunque avere con me tutto l'occorrente per affrontare il percorso!
Dopo un blando riscaldamento attendo la partenza dei camminatori per poi posizionarmi dietro al gonfiabile in una posizione un po' defilata per evitare assembramenti! Lo speaker annuncia che quella in piazza sarà solo una pre-partenza e il via ufficiale avverrà invece dopo circa 150 metri... quando raggiungiamo la start line effettiva aspettiamo un paio di minuti e poi viene dato il via ufficiale alla gara!
Subito una breve salita per uscire dal paese e poi una discesa su una strada cementata che ci porta fino all'area archeologica di Palazzolo, che ho già avuto modo di ammirare nell'omonimo Trail organizzato nel 2017: come immaginavo infatti parte del percorso odierno ricalca quello della gara fatta anni prima...
Dopo un bel passaggio in una via cava, una discesa sotto il bosco ci porta di nuovo allo scoperto dove ci attendono una serie di salite sotto il sole; il gruppo di corridori si è allungato già un bel po' e, dopo essere stato superato più volte, mi ritrovo alla fine a correre quasi in solitaria rincorrendo un gruppetto di runner che vedo distanziarmi di circa 200 metri...
Quando raggiungo il primo ristoro, forte della mia scorta personale di sali, tiro dritto e cerco di lasciar andare le gambe sulla successiva discesa su strada brecciata; grazie anche all'ombra di questo tratto riesco a recuperare un po' del tempo perso sulle salite precedenti e a raggiungere e superare un paio di corridori.
Attraverso campi di nocciole sotto un bellissimo sole ma la mia forma fisica è ancora precaria: accuso molto anche le più piccole salite e, km dopo km, sento le gambe sempre più pesanti...
Per fortuna intorno al km 10 raggiungo anche il secondo ristoro, situato proprio al Parco dei Fontanili da cui partiva il Palazzolo Trail; stavolta, nonostante la mia scorta, prendo comunque una bottiglietta d'acqua e nella salita successiva bevo a sufficienza per poi continuare la mia gara.
Dopo un bel po' di percorso su strada cementata, svoltiamo a sinistra per rituffarci nel bosco e ci ritroviamo su una bella carrareccia completamente ombreggiata; avanti a me ci sono altri 3 corridori e tutto sembra procedere per il meglio ma ancora non so che c'è un'insidia in agguato...
Sento un urlo della ragazza che mi precede 50 metri più avanti ma immagino si tratti di una piccola storta visto il terreno accidentato... visto che corro a breve distanza dagli altri 2 runner non faccio in tempo a capire qual è la reale causa di quel grido improvviso finché non me la trovo davanti: senza che me ne renda conto finisco infatti in mezzo ad uno sciame di calabroni! Istintivamente alzo le braccia e le agito in aria per scacciarli ma così non faccio che peggiorare la situazione: in 1 secondo avverto infatti ben 3 punture, 2 sulle spalle e una sulla testa! Quest'ultima in particolare si rivela subito molto dolorosa tanto che chiedo al runner davanti a me di controllare che il calabrone non sia ancora lì ad accanirsi... più che il dolore per qualche minuto mi faccio prendere dal panico perché non mi è mai capitato di essere punto ripetutamente... non sono allergico alle punture di insetto ma 3 in una volta sola è piuttosto preoccupante, soprattutto perché non so neppure cosa mi abbia effettivamente punto!
Per fortuna dopo una rapida discesa sul percorso sono posizionati 3 volontari della croce rossa per cui mi fermo a chiedere assistenza; non hanno nulla da darmi per calmare il dolore ma mi tranquillizzano e mi invitano a raggiungere il traguardo dove è posizionata l'ambulanza per cui li ringrazio e continuo la mia gara ancor più motivato a raggiungere il traguardo finale.
Quando ritrovo la strada già percorsa all'inizio so già che mi attendono circa 2 km di percorso con una discreta salita fino al paese; cammino sulla parte iniziale più ripida per poi correre di nuovo appena posso.
Quando raggiungo le prime case del paese una tranquilla discesa mi conduce fino ad una scalinata che mi riporterà nei pressi della piazza: dopo l'ultimo scalino riprendo a correre e, dopo un breve slalom tra le viuzze del paese, ecco che vedo nuovamente il gonfiabile del traguardo finale! Allungo un po' il passo e taglio finalmente la finish line!
Scopro ben presto che non sono stato l'unico sventurato ad essere punto dai calabroni; l'ambulanza è infatti accerchiata da molti altri runner cui è toccato il mio stesso destino. Quando la raggiungo mi faccio applicare un po' di ghiaccio spray sulla testa, il punto che mi dà ancora più fastidio, e poi aspetto qualche minuto per scongiurare qualche strana reazione...
Quando sono ormai tranquillo che il peggio è passato ritiro il mio pacco gara e me ne torno all'auto per poi riprendere la strada di casa...
Dopo pranzo, visto il perdurare del dolore nei punti in cui sono stato punto, mi reco in farmacia per acquistare una pomata anti insetto e in serata applico anche a più riprese del ghiaccio sulla testa per calmare il fastidio.
Quando mi metto a letto la sera il dolore si è calmato ma è ancora ben percebile...
L'indomani scopro che per una dozzina di partecipanti alla gara le punture hanno causato addirittura il trasporto in ospedale! Per fortuna nessuno ha riportato seri danni per cui sono sicuro che, nonostante la brutta disavventura, anche loro come me non vedono l'ora di tornare a correre in mezzo alla natura!