Arrivo a Roma in largo anticipo e quindi, dopo aver raggiunto da Tiburtina la fermata metro di Circo Massimo, mi concedo una tranquilla passeggiata verso Piazza San Cosimato godendomi una capitale ancora assonnata e libera dal consueto traffico cittadino.
Quando raggiungo il luogo della partenza è già tutto pronto per accogliere i corridori; ritiro subito il pettorale ma, visto il freddo pungente della mattinata, me la prendo con molta calma prima di prepararmi alla corsa.
Rispetto alla prima edizione vedo che il numero di partecipanti è decisamente aumentato! Sicuramente il merito è anche della scelta degli organizzatori di prevedere, oltre ai 16 km, un percorso non competitivo di 8 km, senz'altro più abbordabile per quanti non sono abituati a dei veri trail.
Quando mancano poco più di 20 minuti al via prendo un tè gentilmente offerto dagli organizzatori e con quello mi faccio forza per togliermi la tuta e rimanere in tenuta da corsa; indossato pettorale e chip faccio quindi un po' di riscaldamento per non partire completamente a freddo.
A ridosso dallo start mi posiziono in coda al lungo serpentone di corridori già pronti per la partenza e attendo qualche secondo prima che lo speaker cominci il countdown finale...
Partiamo un po' a rilento perché il tratto iniziale è un po' stretto per accogliere tutti i partecipanti ma dopo le prime due curve la strada che sale verso il Gianicolo si fa più ampia e, piano piano, ho modo di trovare un po' di spazio per correre alla mia andatura.
Il primo tratto del percorso, come già sapevo, è il più duro perché tutto in salita; per fortuna la pendenza non è eccessiva per cui avanzo con un buon passo superando diversi corridori durante l'ascesa.
Quando entriamo nel parco di Villa Pamphilj il gruppo si è già allungato abbastanza e, dopo un primo breve tratto di single track, si corre comodamente tra ampie strade sterrate e piccoli sentieri che attraversano i giardini.
Abbandonato l'asfalto, comincia quindi la parte più bella del percorso che attraversa il parco in alcuni punti particolarmente pittoreschi e suggestivi: il chiasso ed il traffico cittadino diviene ben presto un lontano ricordo e siamo completamente e totalmente immersi nella natura.
Intorno al km 4 raggiungo il bivio che divide in due il gruppo di partecipanti: io tiro dritto ma chi partecipa alla 8 km deve girare a sinistra. Certo è un vero peccato perdersi gran parte del percorso all'interno del parco però 16 km non sono una distanza alla portata di tutti... subito dopo il bivio c'è anche il primo dei due ristori previsti ma per ora lo ignoro.
Continuo quindi con il mio passo godendomi la bella giornata e la splendida scenografia che fa da contorno alla gara; non ho obiettivi di tempo ma le gambe girano bene per cui mantengo una buona andatura. Ciò nonostante dopo il km 7 mi vedo costretto ad un pit stop per soddisfare un bisogno fisiologico divenuto km dopo km difficile da trattenere; un po' mi pento per non averci pensato prima della partenza ma in pochi secondi mi libero e sono quindi pronto a riprendere la mia gara!
Tra passaggi su viali alberati, attraversamenti di ponti e corse in piccolo boschi il percorso si mostra suggestivo e molto vario; la presenza di altre persone che passeggiano o corrono per il parco è inoltre una piacevole distrazione che in parte mi distoglie dalla competizione...
Anche se le mie Wave Rider si dimostrano come al solito molto versatili sui vari fondi del percorso, nei tratti più bagnati mi pento di aver lasciato a casa le mie scarpe da trail: in alcuni momenti sento infatti la necessità di un grip maggiore e, per ovviare alla scarsa aderenza sul fango, esco dal sentiero per cercare invece il tratto erboso che lo affianca.
Arrivo così al km 10 e mentalmente comincio quindi il countdown dei km che mi separano all'arrivo; quando poi raggiungo il km 11 ecco che il percorso si ricongiunge in parte a quello già solcato per cui comincio a sentire anche psicologicamente il traguardo più vicino! Prima di uscire dal parco però un'ampia deviazione ci porta a costeggiare il Lago del Belvedere e quindi ad affrontare l'ultima salita della gara: stringo i denti pensando che al termine di questa ascesa ci sarà solo la lunga discesa verso il traguardo e così, metro dopo metro, mi ritrovo di nuovo al cancello di ingresso.
Raggiunto nuovamente l'asfalto comincio piano piano ad aumentare il passo e, dopo aver passato il Gianicolo, mi butto a capofitto giù per la discesa cercando di sfruttare il più possibile la pendenza favorevole: riesco a raggiungere e superare un paio di corridori e, quando sono nelle vicinanze della piazza con il traguardo, sento già in lontananza la voce dello speaker.
Dopo l'ultima svolta a destra vedo finalmente l'arrivo e lo raggiungo quindi di slancio per arrivare a conquistare la mia meritata medaglia!
Subito dopo l'arrivo prendo un tè e, visto il periodo natalizio, mi rifocillo al ristoro finale con due bei pezzi di pandoro! Riprendo quindi il mio zaino dal deposito borse e mi rimetto la tuta per poi riprendere con calma la via verso la metro... anche con 16 km in più sulle gambe mi godo comunque la passeggiata verso il Circo Massimo mirando e rimirando le bellezze architettoniche di Roma...
Clicca qui per visitare il sito ufficiale della gara