Come nella precedente edizione la giornata che accoglie i corridori in arrivo in quel di Orte Scalo è molto bella; questo, se da una parte è positivo, dall'altra espone al rischio che il caldo eccessivo possa costituire un grosso problema... per fortuna lungo il percorso, di circa 14 km, sono stati posizionati ben 3 ristori con acqua per cui almeno il rischio sete dovrebbe essere scongiurato! Nel dubbio comunque porto con me una piccola borraccia da 125 ml che infilo in un'apposita tasca dei miei pantaloncini...
Prima della partenza scambio qualche battuta con altri partecipanti abituali del circuito Corrintuscia e colgo l'occasione, conoscendo il tracciato, per metterli in allerta sul fatto che questa gara sia un Trail a tutti gli effetti e non una semplice campestre che alterna asfalto e sterrato...
Quando siamo prossimi alla partenza ci disponiamo tutti sotto l'arco gonfiabile e di lì a poco partiamo accompagnati da un sottofondo musicale che dà decisamente la carica... pochi metri e rischio subito di abbattere il fotografo, incautamente posizionato proprio nel bel mezzo della strada in balia della folla di corridori!
Per fortuna lo evito e mi godo quindi il bel passaggio sul corso principale del paese dopo di che svolto a destra per cominciare l'ascesa della prima salita! Poche decine di metri e l'asfalto lascia il posto allo sterrato: in soli 50 metri si passa quindi dal paesaggio urbano a quello di campagna... la salita continua e si fa più impegnativa: lo strappo iniziale per risalire lungo il percorso è faticoso e fa capire subito, qualora qualcuno ne avesse ancora il dubbio, che si tratta di un vero Trail!
Al termine della salita ci attende un pittoresco e suggestivo attraversamento di un uliveto e, subito dopo, un bel panorama sulla valle sottostante; a seguire si entra nel bosco attraverso un vero e proprio arco naturale disegnato dalla vegetazione!
Pochi metri e mi trovo ad attraversare un piccolo guado, poi corro su un breve single track e quindi arranco nuovamente sulla salita; durante la faticosa ascesa ho modo di apprezzare alcuni simpatici cartelli motivazionali posti lungo il tracciato e infine raggiungo la strada brecciata in cui ho modo di rifiatare e far riposare le mie gambe...
Tra piccoli saliscendi la strada ci porta quindi fino al primo ristoro, che ignoro, e infine ad una brusca curva a destra (brusca a tal punto che il corridore che mi precede per poco non la inforca) a seguito della quale entriamo nuovamente nel bosco; il percorso è di nuovo in leggera salita ma la frescura garantita dagli alberi permette di riposarsi e ritemprarsi in vista delle future fatiche che ci attendono lungo il percorso... una volta usciti dal bosco siamo invitati a scavalcare la rete metallica che lo divide da un vasto campo di nocciole e subito dopo lo costeggiamo per un bel tratto... raggiunto il limitare del bosco si scavalca nuovamente la rete per attraversare un altro campo e costeggiarlo fino al nuovo ingresso tra gli alberi. La discesa successiva, piuttosto tecnica ed impegnativa, ci riporta nuovamente alla strada brecciata già percorsa dopo di che ritorniamo sui nostri passi nei pressi del ristoro già visto in precedenza.
Abbiamo percorso un ampio anello ed ora ci ritroviamo sul tratto già percorso ma in direzione inversa; pur avendo già solcato questa strada il nuovo punto di vista me lo fa stranamente sembrare completamente nuovo... continuo la discesa con un buon ritmo finché raggiungo il ponticello attraversato nel primo km ma stavolta, anziché tornare verso la strada già fatta, si va sinistra per affrontare un'altra lunga salita, stavolta sotto il sole.
Si sale lentamente e faticosamente fino all'ultimo ristoro; prima di raggiungerlo stavolta do fondo all'acqua nella mia borraccia e poi la riempio di nuovo per avere una scorta per l'ultima parte di gara...
Dopo un altro passaggio nel bosco particolarmente bello, soprattutto per la presenza di una vecchia torre abbandonata seminascosta dalla vegetazione, una lenta ascesa ci porta fino a un campo tagliato di fresco; lo attraversiamo lambendo gli alberi e arriviamo quindi a un casale di campagna che attraversiamo per poi proseguire accanto a una recinzione con un gruppo di mucche che ci guardano sfilare alla spicciolata un po' incuriosite...
Dopo la strada brecciata rientriamo di nuovo nel bosco e cominciamo la discesa finale verso valle; ormai la parte più dura del percorso è passata e cerco quindi di recuperare terreno su chi mi precede.
Una volta abbandonata il fitto del bosco affronto un'impegnativa discesa di sassi al termine della quale ritrovo di nuovo l'asfalto che mi riporta in paese sulla strada soprastante la provinciale.
Davanti a me vedo quella che so essere la prima donna e, piano piano, cerco di accorciare la distanza che ci separa; gestisco quindi le forze e nell'ultimo tratto sprinto fino a superarla per precederla al traguardo per una manciata di secondi...
Lo sprint finale, per di più eseguito sotto un sole ormai impietoso, mi ha affaticato molto per cui il primo pensiero è quello di reidratarmi: raggiungo il ristoro e comincio a bere diversi bicchieri d'acqua... più ne bevo e più ne voglio ancora tanto che per un attimo ho la sensazione di non riuscire a smettere! Fortunatamente riesco a placare la mia necessità di idratazione e mi concedo quindi un po' di frutta per rimpinguare le energie profuse durante la gara...
Attendo l'arrivo dei miei compagni e degli altri corridori e da tutti il commento è unanime: è stata una gara dura e faticosa ma ne è valsa decisamente la pena!
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