Il percorso più breve di un grande evento Trail che ha portato centinaia di runner nei sentieri più nascosti delle campagne umbre

Prima della gara

Pur essendo ormai alla fine di ottobre anche quest'ultima domenica si rivela migliore del previsto ed il cielo leggermente nuvoloso dà l'impressione di potersi rasserenare da un momento all'altro...

Raggiunta la piazzetta di Attigliano scopriamo che, in occasione di questo evento podistico iniziato già da un paio di giorni con la partenza dei coraggiosi partecipanti alla 200 km (!!!), il traffico è stato bloccato; riusciamo comunque a raggiungere facilmente il parcheggio vicino dove lasciamo la macchina a neppure 100 metri dal gonfiabile della partenza. 

Recuperati i pettorali insieme ai miei due compagni di corsa odierni discutiamo un po' sull'abbigliamento migliore ed io nel dubbio infilo una maglia a manica lunga nel mio gilet; attendiamo quindi la partenza facendo un po' di riscaldamento...

La gara

Quando mancano pochi minuti alle 9 ci prepariamo sotto il gonfiabile insieme ai partecipanti alla 47 km: viene data qualche indicazione in merito ai due percorsi e qualche minuto dopo finalmente si parte!

L'inizio gara è prettamente cittadino: dalla piazzetta ci dirigiamo verso il casello autostradale per poi oltrepassarlo e dirigerci lungo la strada che porta a Giove. Subito dopo il pub OktoberFest però svoltiamo a sinistra e veniamo indirizzati da uno degli organizzatori verso l'aperta campagna entrando nel vivo della gara, che ci riserba subito una sorpresa: da dietro un capannone spuntano infatti di corsa 3 maialini che si aggregano alla fila indiana dei corridori. Non riesco a trattenere una risata e subito l'ilarità generale si diffonde tra i partecipanti; per la verità c'è anche chi è un po' timoroso e cerca la compagnia di altri corridori per "fare gruppo" di fronte a questa potenziale minaccia.

Maialini

Ai 3 maialini però sembra interessare solo accompagnarci lungo la via ed infatti percorrono con noi diverse centinaia di metri, per di più con un passo piuttosto veloce che ci impedisce di sorpassarli; solo una volta raggiunto uno spiazzo erboso si fermano e ci lasciano proseguire la nostra gara in solitaria.

Siamo ormai in aperta campagna e poco dopo cominciamo a salire; dopo aver attraversato il bosco arriviamo su una strada bianca che serve diverse case isolate e che, sia pur con qualche saliscendi, punta abbastanza repentinamete il soprastante paesino di Giove.

Dopo qualche km infatti, insieme con la strada asfaltata, spuntano in alto le prime abitazioni del paesino umbro ed alla mia destra la vista è su tutta la valle del Tevere; in poche centinaia di metri raggiungiamo quindi il primo ristoro, che per il momento ignoro dato che ho con me una buona riserva idrica, e svoltiamo a sinistra lungo una strada in discesa. Lascio andare le gambe distendendo la mia corsa e piano piano dall'asfalto torniamo nuovamente alla strada brecciata: il percorso è ancora veloce per cui ho modo di sorpassare diversi corridori anche se sono ben conscio del fatto che mi riprenderanno senz'altro sulle successive salite... Per il momento sfrutto la pendenza favorevole aumentando progressivamente la distanza con i miei "inseguitori": la discesa è molto lunga per cui ho modo di assottigliare la distanza con il corridore che mi precede arrivando a raggiungerlo; poco dopo però riprendiamo a salire ed inevitabilmente le parti si invertono: metro dopo metro lo vedo nuovamente allontanarsi e dopo qualche altro km di corsa riesco a vederlo solo quano siamo in spazi più ampi.

Nel frattempo oltrepassiamo il secondo ristoro, ben posizionato al termine di una salita, ed il percorso modifica notevolemente il suo scenario: dalla strada bianca passiamo al bosco, poi torniamo nuovamente sulla strada bianca e poi ci ritroviamo immersi in vasti campi arati con un colpo d'occhio veramente ampio e d'effetto! Il paesaggio mi ricorda più la Toscana che l'Umbria e per qualche istante mi perdo a guardarmi intorno dimenticando la gara in corso; a ricordarmela però ci sono le continue salite, non ultima quella che ci porta letteralmente nel cortile di una casa per poi ricondurci nuovamente alla strada asfaltata.

Paesaggio

Da qui percorriamo qualche centinaio di metri per poi svoltare a sinistra su di una nuova strada bianca che sovrasta tutta la vallata circostante; il percorso è di nuovo in discesa per cui c'è di nuovo modo di rifiatare e di lasciar andare le gambe...  

Km dopo km raggiungo l'ultimo ristoro strategicamente posizionato al km 19: sto ancora bene e la mia scorta personale non è ancora finita per cui tiro dritto anche stavolta cominciando già a proiettarmi in quelli che immagino essere gli ultimi km di gara... da qui in avanti il percorso è di nuovo prevalentemente in discesa e tra me e me spero che non ci siano ulteriori salite da affrontare! Lo scenario intorno a me è molto suggestivo perché si percorre in lunghezza la cima delle colline che dolcemente riportano verso Attigliano: peccato solo che il cielo si è mantenuto nuvoloso e dato che sono su un altura priva di alberi c'è anche un venticello che mi sferza il viso con un certo vigore.

Per fortuna dopo 20 km sono ormai abbastanza caldo da non temere un po' di brezza e quindi continuo nella mia corsa cercando con lo sguardo verso valle le case del paese di Attigliano; purtroppo però non sono ancora visibili ma il problema vero è che non lo sono neppure quando termino la discesa e raggiungo nuovamente la strada bianca.

Per il momento non mi preoccupo più di tanto della cosa: mi sento più fresco del previsto e so bene che nelle gare di trail il chilometraggio non è preciso come quelle su strada... continuo quindi per un ulteriore km ma continuo a vedere di fronte a me nient'altro che lunghi rettilinei di strada brecciata ed all'orizzonte ancora nessun segno delle abitazioni... comincio ad essere provato, più mentalmente che fisicamente, ma ciò nonostante vado avanti. Al km 25 ancora niente e lo sconforto comincia a prendere il sopravvento: lungo il percorso c'è una sbarra che mi costringe a camminare per aggirarla e scopro improvvisamente di essere molto stanco: la mia corsa ora è lenta e le mie gambe girano a fatica. Continuo ad andare avanti comunque ma vengo raggiunto e superato da un altro corridore che, quando siamo quasi al km 26, mi chiede: "Ma non dovevano essere 23 km?"; gli rispondo di si (ma confesso che il dubbio era venuto anche a me ormai) e proseguo fino ad un tratto erboso al termine del quale vedo finalmente le prime case! Ormai è fatta, penso tra me e me, però questo non aggiunge vigore alle mie gambe ormai duramente provate; mentre arranco vistosamente vengo nuovamente superato da un altro runner e quasi strabuzzo gli occhi nel vedere con quanta disinvoltura scompare dalla mia vista in pochi metri. Nel superarmi mi incoraggia con un "Dai che siamo arrivati!" ed io con le ultime forze rispondo: "Era ora!"... quando arrivo alla salita che riporta al paese scopro quanto sia fisicamente e mentalmente provato: cammino con passo incerto, a tratti mi fermo per alzare la testa e mi sorprendo a sforzarmi nel mettere un piede davanti all'altro! Sono solo poche decine di metri in salita ma fatico come se fossero km; per fortuna quando sbuco finalmente in paese scopro di essere proprio dietro il parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto! Riprendo fiato, raduno le ultime forze e riprendo infine a correre per entrare in piazza accolto dalle parole dello speaker e dagli applausi delle persone radunate nella piazzetta...

Dopo la gara

Il mio primo pensiero è quello di rifocillarmi a dovere: al tavolo del ristoro razzio ogni cosa che riesco ad agguantare e che viene via via portata dagli organizzatori; butto giù pezzi di formaggio e bruschette all'olio e mi reidrato sia con l'acqua che con la coca cola. Per scaldarmi infine bevo anche un paio di bicchieri di tè caldo: peccato solo che non ci sia una bella crostata di accompagnamento!

Quando ho recuperato le forze condivido con altri corridori il disappunto per i ben 4 km in più sul percorso ed accenno anche una (lieve) protesta con gli organizzatori i quali però si divincolano dalle accuse replicando con un: "Ma non sei contento di aver fatto 4 km in più?". Non rispondo perché in questo momento "contento" non definisce affatto bene il mio stato d'animo... domani forse lo sarò ma oggi questi 4 km in più pesano come un macigno!

Una volta radunati i miei compagni ritorniamo verso l'auto e quindi ci dirigiamo verso casa: al di là della sorpresa finale è stata una bella gara e chissà che la prossima volta non mi cimenterò con una distanza ancora più lunga...


Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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