Appena alzato diversi colpi di tosse mi ricordano che non ho ancora smaltito completamente i 2 giorni di febbre dopo l'acquazzone rimediato alla Strasimeno... la speranza è di stroncare tutti i postumi con la bella faticata di oggi!
Esco dal mio alloggio situato a Volpaia con un buon anticipo rispetto all'orario della partenza fissato per le 8; la mia auto segna 2° ma il meteo prevede una giornata soleggiata per cui immagino che la temperatura si alzerà a breve...
Trovo parcheggio a poche centinaia di metri dalla piazza dove si trova la start line per cui la raggiungo camminando; una volta arrivato davanti al gonfiabile della partenza mi scelgo un posticino soleggiato ed attendo che lo speaker ci inviti a posizionarci.
La temperatura è già salita e al sole si sta bene per cui decido di non fare alcun riscaldamento: è la prima volta che mi spingo oltre i 30 km in un trail e voglio risparmiare tutte le energie per il percorso che mi attende. Non solo: mi sono ripromesso di non guardare il mio Garmin per correre secondo il ritmo del mio corpo e di fermarmi ai ristori per rifocillarmi a dovere e non rischiare di rimanere senza benzina.
A pochi minuti dal via siamo invitati dallo speaker a posizionarci in griglia per cui mi accodo al gruppo di corridori che alla spicciolata raggiunge la zona di partenza...
Il via è dato alle 8 in punto ed una volta usciti dalla piazzetta ci dirigiamo a destra lungo Via XX Settembre per poi prendere una lunga discesa a sinistra che ci porta fino al Campo Sportivo e poi oltre fino a raggiungere lo sterrato; da qui ci immettiamo quindi su una strada bianca che costeggia un piccolo fiumiciattolo che percorriamo per diversi km.
Purtroppo si ripresenta quasi subito un altro dei postumi della febbre che porto ancora con me: subito dopo la partenza mi si attappano ambedue le orecchie per cui corro il primo tratto di gara come in una bolla... un'atmosfera ovattata mi accompagna nei primi km e mi dà una strana sensazione che per fortuna non pregiudica la mia corsa.
La giornata d'altra parte si conferma perfetta e questo tratto iniziale è ideale per cominciare a far girare le gambe senza stressarle subito; unico problema che accuso in questa fase è legato all'allacciatura della mia scarpa sinistra: nonostante il doppio nodo con la coda dell'occhio mi accorgo con disappunto che si è slacciata per cui sono costretto ad una breve sosta per riallacciarla.
Proseguo quindi lungo la strada bianca fino ad arrivare, poco prima del settimo km, alla prima salita del percorso: non è troppo impegnativa per cui la affronto correndo e lo stesso faccio con quella successiva; quando siamo nei pressi di Vagliagli però, intorno al km 10, la lunga ascesa mi costringe invece per la prima volta a camminare...
Dopo questa salita raggiungiamo il paese ed il primo ristoro: come programmato mi fermo riempiendo le mie due borracce e mangiando due pezzi di frutta che spero mi diano l'energia per continuare senza troppi affanni...
Continuo quindi attraversando tutto il paese e godendomi la bella vista sugli uliveti e sulla vallata dopo di che svoltiamo a sinistra imboccando quello che un cartello indica essere il Natural Path di Dievole, un percorso naturalistico che attraversa le campagne del Chianti. In pochi metri il paesaggio cambia di nuovo ed abbandoniamo lo scenario urbano per immergerci ancora una volta nella natura; stavolta dopo un po' di strada bianca ci tuffiamo completamente nel bosco e cominciamo ad infangare le nostre scarpe da trail: il percorso è piuttosto asciutto ma inevitabilmente alcuni punti più all'ombra sono un po' bagnati e fangosi... poco male!
Dopo l'ennesima discesa ci troviamo di fronte anche un piccolo guado: ignoro il passaggio fatto dal corridore che mi precede per azzardare un altro percorso per "saltarlo"... risultato: riesco ad inzupparmi non una ma tutte e due le scarpe! Almeno spero di aver eliminato un po' di fango in eccesso...
Continuiamo tra vari saliscendi fino a raggiungere Villa Dievole per poi costeggiarla e proseguire quindi nel bosco adiacente; qui affrontiamo la prima discesa veramente impegnativa del percorso, ripida e sassosa, che affronto con prudenza per evitare storte o peggio rovinose cadute. Al termine della discesa un suggestivo attraversamento di un vecchio ponte introduce una nuova salita e naturalmente non è l'ultima: i saliscendi diventano infatti frequenti e cominciano a debilitare le mie gambe che, km dopo km, cominciano ad essere sempre più provate.
Nel frattempo comincio pian piano a dar fondo all'acqua delle mie borracce e quando finalmente raggiungo il ristoro situato al km 24 le ho praticamente svuotate; le riempio quindi di nuovo e continuo la mia gara con in testa l'obiettivo del ristoro successivo, dove mi riprometto di rifocillarmi anche con del cibo.
La distanza che mi separa dal prossimo ristoro è di circa 5 km ma, vuoi per il susseguirsi di nuove salite, vuoi per la stanchezza delle mie gambe, raggiungerlo si rileva più duro del previsto; la salita finale prima di arrivarci in particolare sembra non finire mai. Quando sono lì, come programmato, mi fermo e cerco di reintegrare le energie perdute senza però esagerare: mangio quindi una fetta biscottata con la marmellata ed un pezzo di banana, il tutto accompagnato da un bel bicchiere di coca cola utile a fare scorta di zuccheri per la parte finale della gara.
Subito dopo il ristoro per fortuna ci aspetta una lunga discesa che affronto ritemprato ma anche un po' infreddolito per la sosta precedente; naturalmente ad ogni discesa non può che seguire una salita ed infatti è così.
Per fortuna al termine di questa comincio a vedere relativamente vicino il borgo di Radda, segno che siamo ormai nei km finali; dopo un ampio giro ed un nuovo passaggio all'interno dei vigneti ci ricolleghiamo alla strada fatta qualche ora prima subito dopo la partenza.
Sono ormai molto provato per cui raggiungo il centro del paese camminando senza curarmi degli altri corridori che invece mi superano (beati loro!) correndo; non sono sicuro che l'arrivo sia in piano per cui se proprio devo correre preferisco farlo per arrivare al traguardo.
Comincio a sentire la voce dello speaker in lontananza e dopo un passaggio su una scala con un sottopasso mi ritrovo praticamente nel centro storico; simpatico passaggio in una specie di galleria e sbuco quindi sul corso principale. Lo percorro tutto e mi ritrovo infine dalla parte opposta della piazza con l'arrivo. Svolto a destra e costeggio quindi tutto il centro storico dall'esterno fino ad arrivare infine alla finish line dalla parte opposta a quella in cui sono partito più di 4 ore prima.
Il primo pensiero è naturalmente quello di raggiungere il ristoro finale per reintegrare liquidi e zuccheri persi nel corso di questi 37 km di gara; mentre sorseggio i miei sali sento lo speaker annunciare l'arrivo del primo classificato all'Ultra Trail e resto basito: va bene che è partito 2 ore prima di me ma ha percorso circa il doppio della mia distanza!
Dopo essermi rifocillato a sufficienza raggiungo la mia auto e nel tragitto ragiono sul fatto che, sia pur stanco e affaticato, sto decisamente meglio del previsto; rispetto alle mie previsioni inoltre ho impiegato un tempo che mi permette anche di pranzare ad un orario decente il che non guasta...
Tornando verso il mio alloggio ripenso mentalmente al percorso fatto e alla bella giornata che lo ha accompagnato ed inevitabilmente mi chiedo se tra un anno sarò di nuovo qui a cimentarmi in questo fantastico trail...
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