Arrivo a Castiglione del Lago già pronto per la partenza avendo ritirato pettorale e pacco gara il giorno prima; dopo aver parcheggiato dietro lo stadio quindi mi tolgo la tuta e mi dirigo verso la start line...
Come da previsioni meteo la giornata è splendida e dovrebbe mantenersi tale per tutta la durata della gara: uno scenario decisamente diverso rispetto alla mia ultima partecipazione quando invece la pioggia la fece da padrone!
Vista la soddisfacente prestazione nella mia ultima gara sulla lunga distanza, la Terre di Siena Ultramarathon, oggi spero di riuscire a fare leggermente meglio per avvicinarmi all'andatura prevista nella mia prossima maratona!
Dopo pochi minuti dal mio posizionamento in griglia viene dato (piuttosto in sordina a dire il vero) il via per cui ha ufficialmente inizio il mio ultimo lungo in previsione della Milano Marathon del 2 aprile!
All'inizio, come previsto, fatico a trovare gli spazi ma piano piano il serpentone si allunga e le aree di manovra aumentano; per ora non guardo tanto l'andatura ma mi faccio trasportare dal gruppo.
Già dopo il 4° km svoltiamo a destra lungo un bel viale alberato e, dopo un rapido passaggio al ristoro, entriamo nel primo tratto sterrato del percorso che ci conduce subito in riva al lago: la strada bianca dove corriamo è una bellissima ciclovia con alla destra uno stupendo colpo d'occhio sul Trasimeno. Anche se gli spazi per correre sono ancora un po' stretti non mi preoccupo più di tanto della mia andatura ma anzi mi godo gli scorci sul lago illuminato dal sole.
Col passare dei km mi rendo conto che i tratti di sterrato sono decisamente molti di più di quelli che ricordavo dalla mia ultima partecipazione a questa gara nell'ormai lontano 2018... la cosa in realtà mi fa molto piacere, soprattutto in questa splendida giornata di sole e con le strade belle battute e asciutte!
Mentre mi godo il percorso abbandoniamo momentaneamente lo sterrato per tornare sull'asfalto e raggiungere prima la località di Badiaccia e poi il paesino di Borghetto dove è posizionato l'arrivo della 10 km; il mio traguardo è ben più lontano per cui mantengo la destra e, dopo una rapida bevuta al ristoro, tiro dritto per la mia strada...
Di lì a poco raggiungo un altro punto del percorso che avevo completamente dimenticato: la lunga salita che conduce al km 12! Per ora mi sento bene per cui, pur rallentando vistosamente, la affronto correndo; alla fine lo sforzo è ripagato da un'altra bellissima vista su tutto il lago! Sulla discesa successiva lascio andare le gambe e così, km dopo km, raggiungo di nuovo la strada sterrata e il terzo ristoro: anche qui prendo velocemente da bere per poi proseguire e cominciare a valutare l'assunzione dei gel che ho in tasca... avevo già pianificato di assumerne uno ogni 5 km a partire dal 20° per cui decido di mantenere questa decisione.
Poco prima del km 20 però decido di anticipare l'assunzione del primo gel per non trovarmi poi troppo a ridosso del prossimo ristoro... quando arrivo in prossimità di Passignano sul Trasimeno, traguardo della mezza maratona, comincio però a sentire le gambe un po' stanche e sulla successiva salita (tuttaltro che impegnativa) mi sembra di arrancare più del dovuto...
Km dopo km la sensazione di essere più scarico del previsto diventa sempre più forte e al km 25 è già crisi nera: mi sento decisamente affaticato e con le gambe pesanti tanto che sto meditando una breve sosta al prossimo ristoro per rifocillarmi e bere a sufficienza. Anche se vedo molti altri corridori che camminano, vengo anche ripetutamente superato da altri atleti ben più freschi di me che in pochi minuti mi staccano e spariscono in lontananza dalla mia visuale... io continuo a mettere un piede davanti all'altro ma, dopo aver assunto un altro gel, non vedo l'ora di arrivare al ristoro per bere e mangiare qualcosa. Quando lo raggiungo è come arrivare ad un'oasi nel deserto: bevo in abbondanza e mangio anche un pezzo di banana dopo di che proseguo per un po' camminando per poi riprendere stancamente la mia corsa lenta e faticosa...
Continuo a fatica ma le gambe sono indolenzite e dopo qualche km mi vedo costretto a camminare per scioglierle un po'; in parte riesco nell'intento per cui riprendo a correre ma con un'andatura ancora più lenta...
Al km 30 assumo un altro gel ma sento anche il bisogno di bere; purtroppo non vedo ancora il prossimo ristoro e vado nuovamente in crisi: sento un gran bisogno di acqua (complice anche il gel appena assunto) e più continuo ad avanzare più il bisogno aumenta! Per fortuna introrno al km 31 ecco spuntare quasi all'improssivo il tavolo dell'ultimo ristoro: mi butto sui bicchieri d'acqua come un avvoltoio sulla preda e, dopo aver bevuto a sufficienza, mangio di nuovo un po' di frutta...
Riprendo la mia gara camminado per poi correre nuovamente appena imboccata la provinciale; sono ormai nei km finali per cui mentalmente sono più tranquillo ma la fatica è ancora tanta: fortunatamente il cartello con la scritta San Feliciano mi rinfranca e stringo i denti sognando l'agognato traguardo e il ristoro finale!
Nell'ultimo km, mentre provo ad aumentare leggermente il passo, un improvviso morso al polpaccio sinistro mi fa temere il peggio: lo spettro dei crampi, che a questo punto sarebbero poprio una beffa, per fortuna dura poco e riesco a continuare fino alla fine senza più fermarmi...
Arrivo al traguardo stremato e, dopo un rapido allungamento, bevo un paio di bicchieri di cola per poi godermi un po' il sole senza l'assillo della gara, giunta ormai ai titoli di coda...
Mi dirigo quindi camminando verso l'auto meditando tra me e me sul motivo della mia deludente prestazione di oggi...
Senz'altro ho sofferto il caldo anomalo di questa domenica di marzo però forse ho anche pagato l'eccessivo carico delle mie ultime gare... mi riprometto quindi di non forzare ulteriormente fino al prossimo 2 aprile per non arrivare troppo affaticato all'appuntamento con la regina delle gare su strada!