Quella che ci accoglie una volta arrivati a Canepina è l'ennesima stupenda domenica di un marzo tra i più soleggiati di sempre!
Dopo aver ritirato pettorale e pacco gara, insieme ai miei compagni di squadra ci mettiamo "in tenuta da corsa" ed aspettiamo il via...
Mentre siamo in attesa dello start, lo speaker invita i partecipanti a fare 1 minuto di silenzio in ricordo del giudice viterbese Mario Lattanzi, da poco scomparso, e in pochi secondi il brusio degli atleti lascia spazio a una totale e quasi irreale assenza di rumori. Quando lo speaker riprende la parola un forte applauso anticipa di poco lo sparo con cui si dà il via ufficialmente alla gara.
Si comincia in discesa uscendo dal paese e passando per la strada da cui siamo arrivati in auto: poche centinaia di metri e subito comincia la salita che, come suggerisce il nome della gara, contraddistinguerà gran parte del percorso odierno; accorcio il passo, butto il peso sull'avampiede ed avanzo piano in mezzo al serpentone di corridori che sale lento ma compatto.
Dopo diversi tornanti si continua ancora a salire ma per fortuna sono ancora fresco e procedo con andatura costante; dopo quasi 1 km (!) di ascesa finalmente torniamo in piano e, dopo un ulteriore tratto di asfalto, svoltiamo a sinistra per buttarci su una veloce discesa sterrata che si addentra tra i castagneti. Questo tratto in mezzo alla natura è particolarmente bello e suggestivo; col favore della discesa inoltre i km scorrono via velocemente e in poco tempo raggiungiamo quindi il paese di Vallerano.
Dopo un bel passaggio accanto a una caratteristica chiesa romanica, una lunga via ci porta dritti al centro del paese dove ci attende il primo ristoro; per ora non sento il bisogno di bere per cui tiro dritto e proseguo in direzione di Vignanello, prossima tappa del percorso.
Un'altra salita e poi di nuovo una lunga discesa che ci porta fino al famoso Castello Ruspoli cui giriamo attorno prima di proseguire oltre; dopo un ampio giro per il paese di Vignanello ritorniamo quindi a Vallerano per un altro passaggio al ristoro. Stavolta prendo un bicchiere d'acqua prima di uscire dal paese e addentrarmi nella campagna circostante; una lunga discesa mi conduce quindi alle pendici del paese e, quando sono al km 10, è di nuovo tempo di risalire.
Qualche centinaio di metri in salita e mi ritrovo di nuovo ad addentrarmi in altri castagneti, tipici di questa zona; la scenografia diventa di nuovo bucolica e la natura che mi circonda rende un po' meno pesante la fatica che sto compiendo.
Le gambe iniziano a farsi pesanti ma, km dopo km, ritorniamo pian piano verso Canepina e, dopo un'altra discesa, ecco che inizia la salita che mi ricondurrà al centro del paese; comincio ad accusare lo sforzo fisico fatto finora ma stringo i denti riuscendo per il momento a vincere il desiderio di camminare anziché correre...
Quando raggiungo di nuovo il centro del paese sono ormai vicino al km 15 per cui appena la strada torna in discesa lascio andare le gambe e sprinto tra i vicoli del centro credendo di essere ormai giunto al termine della gara; passato un arco vedo la piazzetta con l'arrivo ma scopro che, per ora, si tratta solo di un veloce passaggio prima di proseguire oltre.
Anche se piuttosto provato cerco di sfruttare il più possibile lo slancio precedente continuando a correre al meglio delle mie possibilità; stavolta ho veramente di fronte l'ultima salita del percorso per cui questo pensiero mi rincuora e mi spinge a dare il massimo.
Quando raggiungo una rotatoria ecco che inverto la direzione di marcia ed affronto la discesa finale verso il traguardo; vedo in lontananza un paio di corridori darsi battaglia ma per me sono ambedue irraggiungibili.
Cerco comunque di dare il mio meglio fino al traguardo e quando arrivo scopro con sorpresa di essere riuscito ad accaparrarmi anche un premio di categoria!
Anche se inaspettato il premio è sicuramente molto gradito, soprattutto dopo i quasi 400 metri di dislivello che hanno contraddistinto questa gara, bella ma molto faticosa!
Per recuperare i liquidi persi mi rifocillo a più riprese con del tè e, prima di riprendere la strada verso l'auto, prendo anche una bottiglietta d'acqua... la sorseggio quindi mentre cammino verso il parcheggio, stanco ma felice di aver scoperto nuovi angoli della Tuscia grazie ad una sempice corsa!