Una gara molto partecipata con un percorso caratterizzato da continui saliscendi

Prima della gara

Quella che ci aspetta una volta arrivati a Corchiano è una gran bella giornata di sole che per fortuna interrompe una serie di giornate piuttosto piovose.

Già in fase di parcheggio noto un discreto numero di corridori intenti nel riscaldamento pre gara e, una volta ritirato il pettorale, ho la conferma che c'è un numero di partecipanti di tutto rispetto; vedendo casacche anche di squadre romane e ternane immagino che la posizione del paese, a cavallo tra le province di Viterbo e Roma, conduca qui numerosi runners da gran parte del Lazio ed anche dalla non lontana Umbria.

La gara

Una volta che ci siamo schierati sul nastro di partenza attendiamo lo start qualche minuto in più del previsto per problemi non ben precisati; quando finalmente (ed un po' a sorpresa) arriva lo sparo del via partiamo compatti tra le vie del paese scoprendo che il primo tratto di gara è tutto in discesa.

Quando attraversiamo l'arco che ci porta sulla prima salita del percorso è già chiaro il leitmotiv di questa gara: già dai primi km infatti si alternano lievi saliscendi che rallentano anche i corridori più esperti rendendola piuttosto impegnativa ed impedendo di acquisire un ritmo costante.

Proprio in virtù di questi cambi di pendenza, sapendo che il percorso consta di 2 giri ad anello, mantengo un'andatura non troppo veloce ripromettendomi di aumentarla nel secondo passaggio...

Piano piano usciamo dal centro abitato e dopo un suggestivo passaggio accanto ad una chiesa comincia una lunga salita in cui sono costretto giocoforza a accorciare il passo e a procedere un po' in affanno; al termine della salita continuo ad avanzare fino ad una stretta curva a sinistra che preannuncia una discesa che ci riporta verso il centro del paese.

Ripercorro quindi la strada già solcata in auto per raggiungere Corchiano ed alla fine, dopo una breve salita, ripasso nuovamente sotto il gonfiabile che, dopo questo passaggio, rappresenta la mia finish line.

Anche se non amo le gare in cui si percorre per più di una volta lo stesso giro è innegabile che presentano un vantaggio non indifferente: dopo il primo passaggio si conosce già il percorso per cui si può decidere come affrontarlo e dove spingere di più.

Sapendo i saliscendi che mi attendono mi riprometto di mantenere un'andatura non troppo sostenuta nella prima parte e di risparmiare le forze fino alla lunga discesa finale che riconduce al paese...

Mentre cerco di mettere in pratica questa sopraffina "strategia di gara" vedo alcuni corridori che a più riprese mi sorpassano per poi essere di nuovo sorpassati da me: con alcuni di loro si innesca quindi inevitabilmente una piccola competizione per chi riuscirà a spuntarla alla fine della gara.

Quando, dopo i saliscendi che ormai conosco, raggiungo la discesa prima della chiesa comincio già a lasciare andare le gambe e poi stringo i denti sulla salita successiva.

Al giro di boa virtuale prima della lunga discesa finale comincio ad allungare pian piano il passo per mettere in pratica il mio proposito.

Poco a poco raggiungo e supero diversi corridori ma so già che il problema sarà mantenere questa andatura fino alla fine; fortunatamente il fiato e le gambe tengono per cui continuo con questo passo.

Un paio di miei compagni di squadra mi hanno distanziato di un centinaio di metri nel corso della gara ma, piano piano, riesco ad assottigliare la distanza che ci separa raggiungendoli poco prima della salitella finale; quando mi vedono passare mi si accodano e li trascino letteralmente con me in volata fino al traguardo dove arriviamo praticamente insieme.

Dopo la gara

Dopo lo sprint finale rifiato e cerco di riportare alla normalità il mio respiro decisamente affannato dopo di che, come è mia consuetudine, mi rifocillo con del tè e qualche fetta di crostata.


Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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