Raggiungo la capitale in treno scendendo a Tiburtina, poi metro fino a Ottaviano e da qui una passeggiata verso la zona di partenza in una Roma ancora assonnata e tranquilla rispetto ai suoi tipici ritmi infrasettimanali...
Una volta raggiunto il deposito borse (dei pullman dell'Atac appositamente utilizzati a questo scopo), mi cambio e consegno il mio zaino per poi procedere ad un blando riscaldamento.
Dopo una sgambata di circa 10 minuti mi posiziono in griglia ed attendo l'inizio della gara...
La partenza si fa attendere qualche minuto in più del previsto ma alla fine ci siamo: il countdown è scandito dallo speaker e accompagnato da gran parte dei corridori e subito dopo parte la coinvolgente musica dagli Europe per darci la carica! L'atmosfera si scalda e in maniera assolutamente improvvisa e inaspettata vengo assalito dall'emozione: mi sorprendo io stesso ma il clima di gara unito alla musica ed allo scenario favoloso che ci circonda per qualche secondo mi travolge come un fiume in piena e mi porta il cuore in gola.
Quando mi riprendo il primo pensiero è individuare i pacer più vicini ma sono partito piuttosto indietro e quindi i miei palloncini di riferimento adesso sono decisamente fuori dalla mia portata...
I primi 2 km sono molto congestionati e fatico a trovare una via in cui correre liberamente per cui alla prima occasione non esito a buttarmi sul marciapiede per oltrepassare qualche gruppo di corridori particolarmente fitto.
Nel tratto iniziale, particolarmente bello dato che attraversa le bellezze del centro, riesco a raggiungere e superare diversi pacer ma quelli con il mio tempo di riferimento non sono neanche lontanamente in vista; chissà se riuscirò a raggiungerli prima del traguardo?
Per adesso questo dilemma rimane senza risposta; nel frattempo mi godo il passaggio accanto al Circo Massimo che mi riporta inevitabilemente alla Deejay Ten e poi quello ancora più suggestivo intorno al Colosseo.
Subito dopo, proprio nel mezzo dei Fori Imperiali, ci attende il primo ristoro dove mi rifocillo con un bicchiere d'acqua prima di raggiungere Piazza Venezia ed entrare poi in Via del Corso; anche qui la memoria vola subito all'incredibile fatica patita durante la Maratona di Roma: per fortuna, almeno per ora, la mia condizione fisica è decisamente migliore!
Non ho controllato il percorso prima della gara e quindi mi illudo che preveda anche un passaggio in Piazza del Popolo ma non è così purtroppo: qualche centinaio di metri prima infatti svoltiamo a sinistra e ci allontaniamo inevitabilmente dal centro...
Dopo la svolta raggiungo e supero altri pacer dopo di che passo il primo spugnaggio che, per il momento ignoro: è una bella giornata di sole ma per ora non sento così caldo da dovermi bagnare la testa...
Controllo il tempo a più riprese e sono in linea col ritmo che mi ero prefissato ma non so se riuscirò a colmare il gap iniziale dovuto al fatto di essere partito nelle retrovie; quando raggiungo la metà del percorso mi domando se riuscirò a tenere questo ritmo fino alla fine e, soprattutto, se riuscirò ad agguantare il tempo che mi sono prefissato...
Percorro quindi un tratto in salita che conosco ma ho percorso in senso inverso in qualche altra gara: inevitabilmente rallento ma non troppo per cui resto in linea col mio tempo...
Dopo un breve tratto di percorso in tangenziale torniamo verso il centro con un bel passaggio proprio di fronte allo Stadio Olimpico; svoltiamo quindi a sinistra e nel rettilineo seguente mi chiedo di nuovo se riuscirò a raggiungere il mio obiettivo odierno facendo mentalmente delle proiezioni sul tempo residuo...
Al km 18 comincio a pensare di allungare il passo ma alla fine resto prudente ed azzardo un'accelerazione solo quando sono al km 19; all'inizio mi sembra di poter sostenere questo nuovo passo ma nell'ultimo km comincio ad accusare la fatica: all'improvviso i sanpietrini mi danno la sensazione di rallentarmi come se corressi sulla sabbia e percepisco distintamente la pesantezza delle mie scarpe. So che si tratta solo di sensazioni ma forse ho chiesto troppo al mio fisico ed ora sto pagando uno sprint eccessivamente anticipato: per fortuna so di essere prossimo all'arrivo e questo pensiero mi dà la forza di andare avanti ed ignorare la fatica.
Credo che si passi davanti a San Pietro invece si arriva dalla parte opposta a quella da cui siamo partiti; ad ogni modo appena vedo il traguardo butto l'occhio sul timer e leggo piuttosto sconsolato un tempo che è di oltre 30 secondi superiore a quello che mi ero prefissato... peccato!
Passata la finish line l'ulteriore beffa: ecco proprio davanti a me i pacer che ho cercato di raggiungere per tutta la gara!
Dopo aver ricevuto la medaglia mi dirigo al ritiro del pacco ristoro; nel tragitto consulto le statistiche del mio Garmin e mi rendo conto che il tempo scandito dal timer non corrisponde al mio tempo reale che è invece di circa 1 minuto più basso! Rido di me stesso per il fatto che, pur essendo ormai un veterano, mi perdo ancora in queste piccole sottigliezze della corsa ma, nello stesso tempo, sono felice per aver agguantato il risultato che speravo...
Forte di questo piccolo colpo di scena finale raggiungo il ristoro con un rinnovato spirito: mangio una mela, ritiro il borsone, mi cambio e poi bevo in abbondanza per reidratarmi.
Raggiungo quindi con calma la metro e raggiungo nuovamente la stazione Tiburtina dove salgo sul primo treno utile per riportarmi a casa... durante il viaggio consulto immancabilmente le statistiche relative alle mie andature km per km e comincio già a pensare dove e come migliorare nella prossima gara!