Poco più lunga di una normale mezza maratona ma molto più faticosa!

Come previsto la mattinata è piuttosto fredda per cui sarà necessario un bel riscaldamento per mettere in moto i muscoli. La zona con i gazebo delle varie associazioni sportive proprio sotto le mura del centro di Nepi è piena di corridori che passeggiano con in mano un piatto ed una caciotta ovvero ciò che costituisce il pacco gara della manifestazione; di lì a poco lo ritirerò anch'io unitamente al pettorale...

Alle 9 sono già pronto per cui faccio una corsetta pre gara e quando mancano circa 15 minuti salgo le scale che portano di sopra alla zona iscrizioni e seguo poi la coda di persone che si appropinquano alla partenza; dato che si arriva alla start line da davanti e non da dietro con i miei compagni di gara per una volta riusciamo a posizionarci proprio sotto l'arco in attesa dell'inizio.

Di lì a pochi minuti avviene lo start vero e proprio: dal centro del paese usciamo rapidamente per raggiungere la rotatoria sotto l'acquedotto romano e poi proseguiamo salendo subito per la statale 311 per quella che rappresenterà la prima delle molte salite che dovremo affrontare... già dai primissimi km infatti il percorso presenta ripetuti saliscendi che saranno una costante di tutta la gara.

Avendo visto prima l'altimetria so già che la corsa è praticamente divisa a metà: tutta la prima parte fino al km 13 è in discesa mentre poi si sale fino all'arrivo; adesso che sto percorrendo la prima frazione di gara mi rendo conto che, in realtà, ci sono anche qui continui anche se leggeri cambi di pendenza che non aiutano affatto a tenere un ritmo costante. Ad ogni modo l'inizio è piuttosto abbordabile come pendenza per cui si prosegue senza troppi affanni nel tentativo di spezzare il fiato quanto prima dato che il peggio arriverà più avanti...

Dopo il settimo km raggiungo il primo ristoro e, pur non avendo sete, mi rifocillo con un bicchiere d'acqua e proseguo nella mia corsa con un buon passo anche perché questa parte di gara è quella con la maggiore pendenza negativa; di lì a poco raggiungiamo la strada che ci porta verso Civita Castellana: avvisto il cartello che preannuncia l'inizio del paese e proseguiamo attraverso un viale alberato che conduce verso il centro. Le case lungo la strada aumentano gradatamente finché non raggiungiamo il centro vero e proprio; dopo un lungo viale in discesa si passa un ponticello in cui l'asfalto lascia il posto ai sanpietrini: questo passaggio di gara con lo sfondo del campanile della chiesa è particolarmente suggestivo per cui mi incanto un attimo ad ammirare il bello scorcio del paese...

Proseguendo per le vie cittadine, vuoi perché siamo verso gli 11 km, vuoi per le incitazioni dei locali, il passaggio ha il sapore di un arrivo: in piazza però oltre alla musica non ci attende la finish line ma solo il secondo ristoro... prendo un bicchiere d'acqua da uno dei primi tavoli ma più avanti avvisto anche un tavolo con il té: mi sbrigo quindi a finirlo ed agguanto anche un altro bicchiere nella speranza che sia caldo; in realtà è tiepido ma visto che ormai l'ho preso butto giù anche questo e continuo giù per la discesa che ci porta al km 12. Da qui si prosegue uscendo dal centro abitato lungo alcuni tornanti che arrivano al temuto cambio di pendenza; esattamente al km 13 infatti si attraverso un ponticello e comincia la temuta salita: la prima parte (come sapevo avendo già studiato l'altimetria) è un bello strappo con una decisa pendenza ed a confermarlo ci sono le urla strazianti dei miei quadricipiti dopo appena 200 metri... continuo con un passo molto lento e avvisto in lontananza un dosso: naturalmente dopo di questo c'è una breve discesa ma è veramente troppo breve per smorzare la pesantezza delle mie gambe e dopo di questa si continua nuovamente in salita per diverse centinaia di metri...  

Pur soffrendo tengo duro ma il pensiero vola già alla gara che avrò domenica prossima: un trail di 28 km con una pendenza ben superiore a quella odierna... per ora è meglio non pensarci per cui continuo la mia corsa anche se vengo ripetutamente superato da diversi corridori: nel primo tratto li ho distanziati ma adesso che il percorso è a loro più congeniale (o meno per me) mi passano piuttosto agevolmente. Sono conscio di non essere al top della forma per cui non me ne curo e continuo col mio ritmo (lento ma costante) senza accennare ad aumentarlo neanche quando la salita si fa più dolce: dopo lo strappo iniziale infatti abbiamo ormai di fronte diversi falsi piani che rispetto alla salita precedente sembrano assolutamente pianeggianti per cui il peggio è senz'altro passato; ciò nonostante io gioco sulla difensiva e mantengo un passo piuttosto cauto...

Siamo ormai a buon punto e nei pressi del km 18 avviene il terzo ed ultimo ristoro: prendo anche stavolta un bicchiere di tè e continuo lungo la strada che ci porta in breve a Castel Sant'Elia. Quando siamo in vista del cartello che indica l'inizio del paese vedo più di un corridore caminare: evidentemente la salita ha mietuto più di qualche vittima e questo mi conferma che ho fatto bene a non forzare... Anche a Castel Sant'Elia il passaggio all'interno del paese ha di nuovo il sapore di un arrivo ma stavolta non siamo troppo lontani dalla realtà visto che lungo una delle vie attraversate è posizionato il cartello dei 20 km. L'attraversamento cittadino stavolta ci riserva un grado di difficoltà ulteriore dovuto ai profumi di cucina che escono dalle finestre delle case; purtroppo non è possibile fermarsi a bussare in cerca di un pasto caldo per cui continuiamo tutti verso l'agognato ed ormai non troppo distante traguardo.

Sento un corridore accanto a me incitare il compagno rassicurandolo sul fatto che tra 1 km ci attenderà solo una discesa; registro l'informazione ma non ci faccio troppo affidamento: ormai siamo in dirittura d'arrivo e ci starebbe anche un lieve allungo ma preferisco mantenere il mio passo anche se vedo diversi corridori, anche ben più attempati di me, proseguire con un'invidiabile freschezza atletica. Dentro di me penso: "Chapeau!" però io preferisco non esagerare anche perché temo ulteriori tratti in salita...

Una volta usciti dal paese il tratto di strada che ci separa da Nepi è piuttosto breve ed infatti di lì a poco si vedono in lontananza gli edifici del centro storico: dopo un passaggio sotto l'acquedotto ritorniamo sui nostri passi ripercorrendo la strada già fatta in partenza e dopo l'ultima salita siamo accolti dalle grida di incitamento dei cittadini locali. Passato l'arco di ingresso al centro storico siamo ormai prossimi alla finish line ed infatti dopo pochi metri passo il relativo arco gonfiabile.

Continuo camminando per raggiungere l'area ristoro e scopro che quest'ultimo si limita ad una busta che viene consegnata una volta lasciato il chip: storco un po' il naso per questa soluzione ma, dopo aver preso più di un tè caldo, faccio comunque fuori in un battibaleno i due cornetti ed il succo di frutta al suo interno.

Al termine della gara non posso fare a meno di pensare che è stata una corsa molto impegnativa: non so come possano essere gli altri due percorsi (dato che la partenza viene spostata ogni anno in uno dei 3 comuni attraversati)  ma quello di quest'anno, soprattutto nella seconda parte, è decisamente ostico. Non lo consiglio assolutamente a chi è alle prime armi con la mezza maratona ma anche chi è più avvezzo a questa distanza dovrebbe secondo me valutare bene il proprio grado di resistenza sulle salite prima di affrontare questa gara... io sono arrivato in fondo con un tempo accettabile rispetto al mio grado di allenamento ma è stata tutto fuorché una passeggiata...


Altimetria percorso

Altimetria percorso

Video cronaca

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