Il meteo preannuncia una domenica molto soleggiata e con temperature ben oltre le medie stagionali; anche se il bel tempo è una nota senz'altro positiva, mentre mi dirigo con l'auto verso Terni comincio già a sperare che in tarda mattinata la temperatura non diventi fin troppo alta...
Dopo aver parcheggiato la macchina poco distante dalla zona di partenza, insieme ai miei compagni di squadra ci dirigiamo al deposito borse per lasciare gli zaini; subito dopo prendiamo posizione vicino alla start line...
Lo sparo che dà il via alla gara arriva preciso e puntuale alle 9:30: il gruppo di corridori parte quindi compatto verso l'obelisco del Pomodoro e, subito dopo, svolta a destra lungo Via XX Settembre; gli spazi di manovra sono piuttosto ridotti ma la mia andatura è tranquilla per cui avanzo senza problemi godendomi la bella giornata...
Nel frattempo arriviamo al consueto e tradizionale passaggio davanti la Chiesa di San Valentino dopo di che proseguiamo in discesa su Viale Filippo Turati e, da lì, svoltiamo a destra su Via Martin Luther King. Raggiungiamo infine la provinciale che ci conduce fuori da Terni dove, dopo il primo ristoro, comincia la lenta e lunga salita lungo la Valnerina verso la Cascata delle Marmore. Dopo il passaggio accanto al paese di Papigno è già tempo del secondo ristoro e anche qui mi reidrato con un po' d'acqua per proseguire quindi la mia ascesa; mentre io mi affanno in salita sull'altro lato della strada cominciano già a passare i corridori in testa alla mezza maratona!
Li guardo con ammirazione sfrecciare alla mia sinistra con un passo lungo e slanciato mentre io continuo piano piano ad accorciare la distanza che mi separa dal belvedere inferiore della cascata; quando infine ci arrivo, il mio sguardo è rapito dal bel paesaggio alla mia destra: continuo a correre ma con la testa rivolta verso la cascata per carpirne ogni più piccolo dettaglio. Ancora una volta mi dico che solo questo passaggio vale da solo la partecipazione a questa gara e tutta la fatica fatta per portarla a termine!
Continuo quindi la mia gara pensando già al giro di boa che, per la prima volta per me in questa gara, significherà tirare dritto verso il percorso da 42 km; prima di arrivarci però vedo sfilare alla mia sinistra tutti i partecipanti alla mezza e, quando riconosco qualche volto amico, lo saluto e lo incito a gran voce.
Quando raggiungo il fatidico giro di boa, lo speaker, accompagnato da un chiassoso sottofondo musicale, incita e sprona tutti i corridori di passaggio; una volta oltrepassato il bivio ecco che, piano piano, nel giro di poche decine di metri, la situazione cambia repentinamente: la musica svanisce alle mie spalle e la gran folla di corridori che mi attorniava di colpo viene decimata. A proseguire lungo il percorso più lungo siamo una minima parte e subito mi accodo ad una coppia di corridori con la mia andatura sfruttandoli per diversi km come lepri...
Intanto ecco che in direzione contraria alla nostra passa il corridore in testa alla maratona, tallonato a poca distanza dal suo inseguitore; a pochi minuti di distanza ecco quindi la prima donna affiancata dal grande Giorgio Calcaterra. Quando lo riconosco io, come pure gli altri corridori insieme a me, lo incitiamo e salutiamo a gran voce dopo di che continuiamo la nostra gara...
Km dopo km raggiungo quindi Arrone, dove ci attende una festosa accoglienza e passiamo direttamete nel centro storico per una breve deviazione rispetto al percorso principale; dopo aver ripreso la provinciale è ora di proseguire a ritroso lungo lo stesso percorso della StraValnerina, un'altra classica corsa umbra molto veloce cui ho partecipato nel 2017!
Il paesaggio delle colline umbre mi accompagna fino a Ferentillo dove c'è il vero e proprio giro di boa della Maratona: dopo aver attraversato tutta la via principale del paesino, mi rifocillo al ristoro seguente prendendo anche un po' di frutta prima di continuare solcando esattamente lo stesso percorso della StraValnerina.
Anche se la pendenza ora è favorevole, la fatica comincia a farsi sentire: cerco di godermi appieno la bella giornata e comincio a fare previsioni sul mio tempo finale: per ora sono in linea con le mie aspettative ma bisognerà comunque vedere se riuscirò a mantenere questo ritmo fino alla fine...
Ripercorro a ritroso tutto il percorso da Ferentillo fino al centro di Terni tenendo sotto controllo sia il tempo sul mio Garmin che le mie condizioni fisiche; continuo a sentirmi bene ma, quando sono ormai oltre i 30 km, le mie gambe cominciano ad essere piuttosto doloranti...
Quando raggiungo per la seconda volta la Cascata delle Marmore alzo di nuovo lo squardo, stavolta alla mia sinistra: il vapore acqueo si espande nell'aria in lontananza regalandomi un altro bello spettacolo prima di entrare nella galleria che mi riporta sulla discesa verso Papigno.
Sono ormai nei km finali per cui comincio a sentire il traguardo più vicino; cerco di lasciare andare le gambe e piano piano raggiungo nuovamente la periferia ternana... dopo l'ultimo ristoro proseguo su Viale Brin e da qui un interminabile rettilineo mi conduce fino a Piazza Tacito.
Dopo il veloce passaggio nella piazza entro in Via del Corso e mi appresto quindi a correre le ultime centinaia di metri che mi separano dal traguardo: anche se le gambe sono sempre più doloranti inevitabilmente aumento il passo fino a chiudere con un piccolo sprint finale.
Dopo aver ricevuto la mia meritata medaglia ritiro subito lo zaino e mi dirigo verso gli spogliatoi per una doccia veloce prima di riprendere la strada di casa; purtroppo una volta arrivato lì scopro che manca l'acqua e quindi rimando il bagno ristoratore a quando rientrerò a casa...
Una volta ripresa l'auto riprendo la via del ritorno, ancora una volta stanco ma felice di aver aggiunto un'altra fantastica 42 km alla mia personale collezione di maratone...