A fine 2023 comincio a maturare l'idea di iscrivermi alla Maratona di Edimburgo perché è una città che da tempo io e mia moglie avevamo intenzione di visitare; decido quindi di prenotare e, dopo varie riflessioni e ripensamenti, mi rivolgo a Travel Marathon, agenzia viaggi specializzata nel running e che già da diverso tempo ha tra le sue proposte questa gara non certo tra le più famose in Europa ma non per questo di secondo ordine: dopo la rinomata Maratona di Londra, è infatti la seconda manifestazione sportiva più importante del Regno Unito!
La mia trasferta scozzese purtroppo comincia male ancor prima di partire: pochi giorni prima del volo sono infatti costretto ad una cura a base di antibiotici (che terminerò a Edimburgo) e, come se non bastasse, sono costretto a lasciare a casa le scarpe che utilizzo normalmente per le gare di lunga distanza, le mie ormai iper collaudate Saucony Ride, a causa di un violento acquazzone che le inzuppa completamente! Al loro posto mi vedo quindi costretto ad utilizzare un vecchio paio di Reebok (!) che avevo dimenticato in un cassetto e che ho rispolverato da qualche mese per i miei (brevi) allenamenti quotidiani...
Raggiungo quindi Edimburgo già piuttosto sconsolato e, naturalmente, ad accoglierci c'è subito un mare di pioggia e il traffico del giovedì sera che rende il nostro transfer in Taxi verso l'albergo più lungo e costoso del previsto; per fortuna il tassista bulgaro che è alla guida si dimostra molto simpatico e ci intrattiene per tutto il viaggio scegliendo appositamente una playlist tutta italiana!
Raggiungiamo l'albergo, posto in posizione piuttosto periferica ma vicino all'arrivo della maratona, e passiamo quindi la prima sera in terra scozzese gustandoci una birra e qualche piatto locale nel bistrot annesso all'hotel con il proposito di alzarci presto l'indomani per scoprire la Old Town!
Nei 2 giorni successivi giriamo a più non posso il piccolo centro storico della città apprezzando molto la grande quantità di attrazioni turistiche gratuite che offre; il sabato pomeriggio ci godiamo poi il bel tour a piedi organizzato da Travel Marathon con la guida italiana e la sera, dopo la cena in albergo studiata ad hoc dall'agenzia per fare il pieno di carboidrati per il giorno dopo, ci corichiamo presto per il giusto riposo in vista del grande evento...
Prima di addormentarmi riguardo un po' il percorso sul sito ufficiale della gara e ci metto circa 10 minuti prima di capire perché i km segnati arrivano fino a 26... le distanze sono espresse in miglia, non in km! Mi addormento quindi con la consapevolezza che questa sarà la mia prima maratona lunga 26 miglia e non 42 km...
Come previsto la mattina della gara comincia subito a piovere! Le previsioni comunque preannunciano un rasserenamento nel corso della giornata per cui spero di poter almeno arrivare al traguardo asciutto... la temperatura comunque non è rigida per cui le condizioni sono per me ideali per affrontare i 42 km che mi aspettano!
Col transfer messo a disposizione dall'agenzia arriviamo in tempo per lasciare gli zaini sui camion dell'organizzazione, che provvederanno poi a portarli nella zona di arrivo, e ci posizioniamo ciascuno nella propria griglia di partenza...
Dato che non accenna minimamente a smettere di piovere decido di tenere il poncho di plastica che ci è stato fornito da Travel Marathon con l'idea di lasciarlo indosso per lo meno finché non mi sarò scaldato...
Nel frattempo la pioggia incessante, il tempo grigio, il brusio delle persone e la voce registrata in sottofondo che scandisce i minuti prima della partenza creano un'atmosfera così ovattata che mi sembra quasi surreale! Quando infine viene dato il via e parte l'urlo dei partecipanti sale anche l'emozione: la voce dello speaker viene sostituita da una coinvolgente musica di sottofondo che ci accompagna fino alla start line (che raggiungo praticamente camminando circa 8 minuti dopo il via!) e qui, complice il grande tifo del pubblico presente, non riesco a trattenere le lacrime che vengono subito lavate via dalla pioggia battente...
La prima parte di percorso nella Old Town scorre via velocemente, per lo più in discesa, e tra un passaggio e l'altro riconosco alcuni locali visti proprio il giorno prima nel nostro tour: prima il Greyfriars Bobby's Bar davanti al National Museum, quindi il Deacon Brodies Tavern quando attraversiamo il Royal Mile! Scendendo ancora passiamo accanto alla National Gallery e da qui attraversiamo i Princes Street Gardens passando proprio sotto il caratteristico Scott Monument; dopo aver costeggiato la Waverley Train Station raggiungiamo quindi un lungo rettilineo che ci porta fuori città!
Appena fuori dal centro ci attende la strada sotto la verdeggiante Crow Hill e da qui, dopo un bel passaggio accanto ad un laghetto con dei cigni, puntiamo verso l'oceano attraversando alcuni tranquilli quartieri residenziali dove i locali, del tutto non curanti della pioggia che continua a cadere, ammirano ed incitano i corridori senza neppure ripararsi con un ombrello!
Appena raggiungiamo l'oceano alla pioggia si unisce anche qualche forte raffica di vento ma per fortuna dura solo per qualche decina di metri dopo di che continuiamo la nostra corsa sul lungo mare sempre accompagnati dal cielo grigio e dalla pioggia leggera... quando raggiungiamo Portobello Beach il tempo migliora un po' e il calore del pubblico comincia a farsi sentire di nuovo: cartelli, fischi, applausi e musica contribuiscono a sostenerci e a darci la carica per andare avanti!
E' poco dopo il km 14 però che riceviamo un vero bagno di folla! Appena attraversiamo lo stretto ponticello sul fiume Esk a Mussulburgh infatti il tifo è veramente incredibile e coinvolgente e faccio fatica anche a leggere i numerosi cartelli che ci accolgono: "Do it for Strava", "I am proud of you Random Stranger", "Beer is near", "This seems like a lot of work for a can of Coke", ... solo per citarne alcuni!
Nel frattempo raggiungo il km 15 e, come mi ero ripromesso di fare, assumo il primo integratore che ho riposto nella mia cintura porta pettorale: sto ancora bene ma non posso certo aspettare di crollare dalla fatica prima di fare scorta di carburante!
Km dopo km il percorso quasi interamente costiero ci porta ad attraversare diversi paesini e in ognuno di essi l'accoglienza del pubblico è molto calorosa!
Quando sono intorno al km 24 cominciamo ad incrociare i primi maratoneti: vedendoli sfrecciare alla mia destra a pochi km dal traguardo un po' li invidio, soprattutto perché le mie gambe cominciano a dare i primi segni di cedimento...
La fatica per fortuna è un po' stemperata dal tempo che, quando raggiungo il km 25, è finalmente cambiato decisamente in meglio: la pioggia è finalmente cessata e si vede anche il sole che, incredibilmente, ci scalda anche un po'!
Il percorso prosegue accanto all'oceano fino al km 28 dopo di che facciamo un ampio giro di boa passando all'interno di un bel parco dominato da una stupenda reggia; ci passiamo accanto per poi attraversare prima un bel boschetto e poi un breve sterrato (con tanto di pozzanghere!) nei pressi di quella che sembra un'azienda agricola.
Scendiamo quindi di nuovo verso il lungomare e riprendiamo la strada già solcata ma in senso inverso; siamo ormai oltre il km 30 e ciò che più mi stupisce è il fiume ininterrotto di corridori che si susseguono da un lato e dall'altro della carreggiata senza soluzione di continuità! Le mie gambe ormai stanche si fanno forza con il tifo del pubblico che continua a incitare, mostrare cartelli motivazionali e gridare il nome dei partecipanti (anche il mio!) leggendoli dai loro pettorali!
Anche se il dislivello totale del percorso è negativo in questa parte si alternano dei leggeri saliscendi che, arrivati a questo punto, sono comunque impegnativi: il mio Garmin è implacabile nel farmi notare che, rispetto alla prima metà di gara, la mia andatura è aumentata almeno di 30 secondi al km! Non avevo certo grandi velleità in fatto di tempo finale però, km dopo km, le mie speranze di chiudere con un timing almeno decente svaniscono sempre di più...
Dopo aver assunto anche il secondo integratore continuo comunque ad arrancare ed il tifo del pubblico non è sufficiente a farmi riprendere; dopo il km 32 comincio mentalmente il countdown finale verso il traguardo ma c'è ancora da soffrire!
Le miglia scorrono lentamente ma ogni cartello arancione che mi lascio alle spalle è come un peso in meno; come effetto placebo, per stemperare ancora un po' la fatica, prendo anche qualche caramella che viene gentilmente offerta dal pubblico ma certo non mi aiuta ad andare più veloce...
Quando raggiungo, faticosamente e lentamente, il miglio 24 comincio finalmente a pregustare l'arrivo; ancora un ultimo sforzo ed ecco che sono infine al fatidico last mile e qui è veramente un crescendo di emozioni: il pubblico stretto in 2 file ravvicinate applaude, urla, incita! Vorrei ripagarli con un piccolo sprint finale ma sono veramente esausto e riesco solo ad andare avanti, un passo dopo l'altro, desideroso di vedere la finish line... e finalmente, dopo una stretta curva a sinistra, eccola di fronte a me in lontananza! Il cielo si è fatto di nuovo cupo ma non mi importa più: avanzo tra la folla puntando dritto verso quella scritta che diventa sempre più vicina e raggiungo quindi l'agognato traguardo ignorando il deludente tempo mostrato sopra di me!
Appena comincio a camminare sento le gambe a pezzi e talmente rigide che mi sembrano 2 tronchi! Tra me e me mi chiedo come è possibile che pochi secondi fa stessi correndo... a fatica continuo a camminare e dopo aver ricevuto la medaglia e la maglia da finisher ritiro il mio zaino bevendo subito la Red Bull che avevo appositamente lasciato...
Purtroppo la bevanda energetica non riesce a far miracolosamente passare la pesantezza delle mie gambe per cui mi trascino lentamente verso il bus che mi riporterà in albergo... per mia fortuna ci salgo proprio quando sta ricominciando a piovere in modo piuttosto sostenuto per cui mi siedo e comincio subito a godermi il mio meritato riposo ripercorrendo mentalmente le emozioni di queste 26 miglia scandite dal coinvolgente tifo scozzese...