Nel tragitto verso Campagnano il meteo si conferma incerto: al momento non piove ma le nuvole che affollano il cielo non promettono niente di buono... spero che non piova ma almeno posso consolarmi per la temperatura che è decisamente al di sopra delle medie stagionali...
Quando arrivo al circuito di Vallelunga l'ampio parcheggio è ancora semivuoto per cui lascio l'auto vicinissima alla zona di ritiro del pettorale; mi preparo quindi in auto e, dopo un breve acquazzone, mi decido ad uscire per raggiungere la zona di partenza dove, dopo 10 minuti di riscaldamento, mi posiziono sulla start line del circuito insieme agli altri partecipanti alla maratona.
Il via viene dato con diversi minuti di ritardo ma alla fine ecco che partiamo per percorrere la prima parte di gara: un breve tratto di circuito studiato per "pareggiare il conto" chilometrico per la maratona, dopo il quale ci attendono ben 10 (!) giri completi di pista! Non sono un amante dei percorsi ripetitivi ma, complice la voglia di migliorare il mio PB (quale modo migliore se non correre in una pista?), sono stato catturato dallo slogan usato dagli organizzatori che hanno pubblicizzato questa gara come "la prima maratona in un circuito automobilistico"...
Parto subito con una buona andatura rispetto al mio obiettivo odierno: ho già programmato di assumere almeno 3 gel nel corso della gara ma, all'occorrenza, ne ho con me anche un altro qualora nell'ultima parte ne sentissi il bisogno... per ora logicamente sto bene e le gambe girano a dovere ma tra 30 km non so come starò... nel frattempo mi godo gli ampi spazi di manovra e la strada liscia e larga con ampie curve e lunghi rettilinei!
Mentre ci apprestiamo a completare il nostro primo giro, seguendo la lamborghini che ci fa da safety car, sento lo speaker annunciare la partenza delle gare da 12 e 24 km; quando ripasso nuovamente dal via mi ripropongo di memorizzare il circuito ma, avanzando km dopo km, scopro che non è così facile perché alcuni tratti si assomigliano e non è semplice ricordarsi cosa mi aspetta dopo ciascuna curva...
Mentre io consulto a più riprese il mio Garmin per sincerarmi della mia andatura, tuttora decisamente più veloce delle mie previsioni, ecco che i vari partecipanti alle 3 gare cominciano a mescolarsi tra loro: comincio a essere superato dai primi della 12 km, che mi superano con una falcata ampia e veloce, e anche io inizio a doppiare i più lenti della maratona per cui diventa via via più difficile anche tenere il conto dei propri giri.
Per fortuna ho il mio Garmin al polso per tener traccia del mio avanzamento ma ben presto capisco che il non averlo caricato è stato un grosso errore: sono partito con la batteria già a metà per cui dubito che riuscirà ad arrivare fino in fondo... d'altra parte la cosa più importante è che ci arrivi io per cui per ora non mi preoccupo più di tanto...
Il meteo intanto si conferma variabile come da previsioni: alcune forti folate di vento rendono dei tratti di pista particolarmente duri mentre ogni tanto qualche pioggerella sparsa bagna il circuito per poi lasciare spazio a sporadici barlumi di sole accompagnati in più di un'occasione da ampi arcobaleni che rinvigoriscono il mio spirito e mi stimolano ad andare avanti mantenendo il mio attuale ritmo gara...
Giro dopo giro comincio a fare previsioni sul mio tempo finale: quando sono al km 21.1 in particolare il calcolo è particolarmente facile e mi conferma che, mantenendo questa andatura, sarei svariati minuti sotto il tempo che ho in mente di fare! So bene però che la parte più dura di gara deve ancora arrivare per cui mi ripropongo di non esagerare e non mi faccio troppe illusioni; d'altro canto comincio preventivamente ad assumere i gel che mi sono portato e lo faccio al termine di ogni nuovo giro subito dopo il via, ovvero circa 200 metri prima del ristoro, dove poi puntualmente mi reidrato con un bicchiere d'acqua.
Mentre continuo la mia gara i giri passano meglio del previsto e, in alcuni tratti del percorso, l'atmosfera è quasi surreale: quando non piove e non tira vento c'è un silenzio incredibile che è interrotto solo dai respiri affannosi dei corridori; il riverbero del sole sui lunghi rettilinei della pista contribuisce inoltre a creare un'atmosfera particolarmente suggestiva per cui la ripetitività del percorso passa decisamente in secondo piano...
Anche se il mio ritmo continua ad essere ancora ottimo rispetto alle mie previsioni di gara, com'era inevitabile, vengo nel frattempo raggiunto e doppiato dal gruppetto di testa della maratona: 3 corridori mi superano infatti con un passo ben più veloce del mio e, facendo qualche cacolo a mente, ipotizzo che, con questa andatura, chiuderanno la gara sotto le 3 ore! Non mi demoralizzo per il doppiaggio e anzi continuo nella mia gara con la consapevolezza che il mio obiettivo odierno è ancora ampiamente raggiungibile...
Purtroppo a complicare le cose, come avevo previsto, interviene il mio Garmin che, dopo qualche avviso di batteria scarica, intorno al km 34 si spegne del tutto abbandonandomi completamente; come se non bastasse lo stesso destino tocca alla mia GoPro per cui con diversi km in anticipo mi rassegno anche a non immortalare il mio traguardo finale... pazienza!
Senza il GPS a scandire il mio passo mi vedo costretto a fare i calcoli con il mio tempo intermedio: anche in questo caso il circuito mi è d'aiuto perché mi permette di farlo ogni 4 km! Al mio penultimo passaggio sono ancora in linea con le mie previsioni per cui nell'ultimo giro la speranza di battere il mio PB diventa concreta: se riesco a completarlo senza intoppi lo migliorerei di diversi minuti per cui devo solo stare attento a non esagerare!
A complicare le cose ancora una volta è la pioggia: nel primo tratto dell'ultimo giro infatti mi becco un violento acquazzone che mi accompagna per un bel po'! Subito dopo però la pioggia si placa e ho modo di proseguire fino alla fine senza altri problemi: riesco anche a raggiungere e superare la prima donna dopo di che affronto l'ultimo km sapendo bene di essere finalmente riuscito a raggiungere il mio obiettivo di tempo nella maratona, un obiettivo cui ambivo già da un paio d'anni ovvero da quando ho partecipato alla mia prima 42 km (una piovosa e fredda Firenze Marathon)!
Quando mi ritrovo sul rettilineo finale il mio sguardo è fisso sul timer che scandisce il timing: anche se temo i crampi non resisto alla voglia di allungare il passo per scoprire il mio tempo finale! Quando finalmente riesco a mettere a fuoco le cifre scoppio di gioia e percorro gli ultimi metri di gara come fluttuando nell'aria: non solo ho migliorato il mio personale sulla maratona ma l'ho addirittura demolito abbassandolo di ben 8 minuti!
Dopo essermi complimentato con la prima donna, che mi raggiunge al traguardo poco dopo, scopro di aver anche conquistato il terzo posto nella mia categoria! Felice e sereno, mi dirigo verso il ristoro finale dove mi reidrato e mi rifocillo abbondantemente; quando comincio a infreddolirmi mi dirigo quindi all'auto per prendere lo zaino e concedermi una bella doccia negli spogliatoi messi a disposizione dagli organizzatori.
Subito dopo essermi lavato la fatica sembra già passata e ritiro il mio premio dopo di che mi metto in auto per tornare a casa: durante il viaggio di ritorno ripercorro mentalmente la mia gara e mi godo il bel risultato raggiunto: senz'altro la migliore conclusione di un anno di gare!