Arriviamo a Gran Canaria 2 giorni prima della gara per concederci anche un po' di svago e visitare questa bella isola dell'arcipelago spagnolo.
Il primo giorno, a poche ore dall'atterraggio, andiamo subito a ritirare i pettorali e respiriamo quindi il bel clima di festa che caratterizza la manifestazione cogliendo l'occasione per fare le classiche foto di rito...
Tra l'altro incontriamo anche un gruppo di keniani che, a quanto pare, sono tra i vincitori della passata edizione nonché candidati alla vittoria dell'edizione 2019: fa un po' strano vederli in carne ed ossa proprio di fronte alle foto che li ritraggono durante la maratona 2018...
Il clima, com'era lecito aspettarsi, è decisamente caldo e se la temperatura rimane su questo standard temo che sarà forse anche troppo caldo! In ogni caso questo lo scopriremo solo domenica... per ora meglio non farsi prendere dall'ansia pregara!
Il sabato prima della competizione con il nostro gruppo ci concediamo un po' di mare alla splendida spiaggia di Maspalomas: quando arriviamo resto a bocca aperta di fronte all'incredibile distesa di sabbia che ci troviamo di fronte! Il paesaggio è così particolare che sembra di stare di fronte al deserto anziché a pochi metri dal mare... per raggiungere l'oceano tra l'altro impieghiamo almeno 15 minuti attraversando delle dune di sabbia che starebbero bene anche nel bel mezzo del Sahara! Quando nel pomeriggio ripercorro il percorso all'indietro spero che tutto questo potenziamento non previsto non pregiudichi la mia prestazione... d'altra parte non era ammissibile arrivare a Gran Canaria senza neppure mettere i piedi a bagno nell'oceano!
Rientrato in albergo mi rinfresco con una bella doccia e, dopo una cena leggera ma ricca di carboidrati e proteine, mi corico non troppo tardi per svegliarmi bello riposato il mattino seguente.
Sveglia alle 6 in punto e colazione leggera alle 6:15! All'uscita dall'hotel scopro che nella notte c'è stato un bell'acquazzone; la temperatura a quest'ora della mattina però è già mite per cui forse la pioggia ci aiuterà almeno a rendere il caldo un po' più sopportabile...
Nonostante il blocco del traffico riusciamo (non senza qualche difficoltà) a raggiungere in auto la zona della partenza e siamo lì già 1 ora prima della partenza prevista alle 8:30.
Facciamo qualche foto con la divisa di gara e poi lasciamo gli zaini al deposito borse adiacente alla start line; vista l'interminabile fila ai bagni ci arrangiamo alla bene e meglio sfruttando qualche cespuglio poco distante dopo di che ci posizioniamo in griglia per cercare di guadagnare una posizione favorevole per la partenza.
I partecipanti vengono da ogni parte del globo ed il clima di festa è chiaramente palpabile; io scherzo coi miei compagni di gara ma nello stesso tempo accuso un po' di tensione: viste le mie ultime drammatiche esperienze sulla distanza dei 42 km (nell'ordine: Latina, Rieti e Roma) spero di invertire la rotta arrivando al traguardo per lo meno in condizioni decenti.
Il Personal Best sulla mezza maratona fatto registrare ad inizio anno a Terni mi fa ben sperare sulle mie condizioni fisiche ma d'altro canto non vorrei aver dato troppo a sole 2 settimane di distanza dalla gara di oggi... in ogni caso ormai il dado è tratto per cui non resta che correre e vedere come andrà!
Arriva il fatidico momento dello start e mi preparo a rimontare parecchie posizioni dato che sono purtroppo confinato nell'ultima griglia... anche se la strada è subito larga i corridori al via sono decisamente parecchi anche perché con noi partono anche i partecipanti alla 21 km.
Cerco subito di impostare la mia andatura ma nei primi 2 km non è facile: provo a farmi spazio tra la folla di partecipanti e per avanzare sfrutto più volte anche il marciapiedi laterale; quando infine arriviamo all'ampia strada litoranea ecco che gli spazi diventano molto più larghi ed i sorpassi molto più semplici.
Prima del km 10 ci sfrecciano accanto in direzione opposta i corridori di testa: inutile dire che hanno un passo assolutamente fuori dal normale! Gli inseguitori non sono da meno ma sono comunque un bel po' distanti dal gruppetto iniziale...
Il percorso, che costeggia il mare per un lungo tratto, è bello e suggestivo ma anche molto lungo: a renderlo più piacevole però ci sono gli spettatori che ci sostengono ripetutamente con i loro "Ánimo! Ánimo!" (l'equivalente italiano di "Forza!") e diversi gruppi musicali sparsi lungo la strada per darci la carica a suon di musica!
A rinvigorire i nostri animi ci sono anche i volontari ai punti ristoro: al 10° infatti le ragazze che ci porgono l'acqua sono tutte mascherate e ci incitano con grande fervore! A questo ristoro c'è anche un piccolo speaker che a gran voce incita tutti i corridori a dare il meglio di sé e non posso fare a meno correndo di dargli un bel cinque in corsa! Siamo ancora nella prima parte di gara per cui le gambe ed il fiato non mancano ma fa comunque piacere vedere l'entusiamo con cui tutti si prodigano per rendere questa gara una grande festa.
Per adesso il clima è veramene perfetto: c'è un timido sole che non è fastidioso e la temperatura è ideale; tra qualche piccolo saliscendi lungo la litoranea arrivo quindi al primo giro di boa. Poco prima e poco dopo incrocio i miei compagni di squadra per cui ci scambiamo a vicenda degli accorati incoraggiammenti.
Subito dopo ripercorro la strada già fatta in senso inverso per altri 10 km circa prima di abbandonare la litoranea e addentrarmi invece tra le stradine del centro: anche qui l'entusiasmo del pubblico a più riprese mi spinge a dare il meglio di me ed in più di un occasione lo ricambio con un saluto o un "Gracias!".
Dato che sono prossimo al km 25 è ora di mettere in pratica la mia strategia di gara odierna: per evitare e prevenire un eventuale burnout ho con me diversi gel e mi sono ripromesso di prenderne almeno 3 a distanza di 5 km l'uno dall'altro a partire proprio dal km 25! Ingerisco quindi il primo ed attendo di raggiungere il ristoro successivo per togliermi dalla bocca il sapore dolciastro che mi ha lasciato...
Nel frattempo il giro per le vie del centro si dimostra molto vario e suggestivo: percorro più volte le stesse strade in direzioni diverse ma sempre sostenuto dal calore e dall'entusiasmo del pubblico; in uno di questi passaggi ho modo di incrociare nuovamente i miei compagni di gara ed ancora una volta ci scambiamo incitamenti a vicenda.
Quando sono al km 30 ho già ingerito anche il secondo gel e comincio a valutare la mia condizione fisica: per ora sto bene ma so che il vero esame sarà quello che farò tra altri 5 km... al momento però le gambe girano bene per cui cerco anche di tallonare un corridore che mi sorpassa per mantenere il mio ritmo ad un buon livello.
Continuando nella gara ho ancora buone sensazioni ed il mio tempo intermedio è in linea con quanto avevo preventivato di fare; spero di continuare così per poter finalmente abbassare il mio Personal Best che risale ormai al 2017 e coincide incredibilmente col mio esordio sui 42 km avvenuto con la Maratona di Firenze.
Oltrepasso in buone condizioni anche il muro dei 35 km per cui comincio ad essere confidente nel fatto che oggi riuscirò a chiudere la mia gara in buone condizioni fisiche; le gambe non sono ancora stanche e, salvo un leggero appesantimento del quadricipite femorale sinistro, sento di avere ancora energia per osare qualcosa nel finale.
Comincio a pregustare gli ultimi km sul lungomare e piano piano arrivo finalmente in vista della spiaggia... a sinistra c'è il pubblico che mi incita ed a destra il mare: cosa posso volere di più? L'unico neo di questa parte finale di gara è che, proprio quando ho oltrepassato il 40° km, cominciano a passare i primi corridori della 10 km: mentre il mio passo è ormai stanco e stentato loro mi sfrecciano accanto con ampie e rapide falcate che mi fanno sembrare quasi fermo!
Scaccio via questi pensieri e torno a concentrarmi sul mio finale di gara: il mio record personale sulla maratona è ormai sempre più concreto per cui cerco di dare il massimo per abbassarlo il più possibile!
Dopo il cartello con il numero 42 l'ultima svolta a sinistra mi porta in pochi metri di fronte al tappeto verde che mi conduce al traguardo e quando ci sono non posso fare a meno di alzare le braccia per festeggiare il mio record personale!
Dopo aver ricevuto la mia medaglia (in assoluto la più grossa del mio ormai folto medagliere) mi rifocillo con le bevande nel pacco ristoro e mi concedo anche una banana. Subito dopo allungo le gambe per stemperare un po' la stanchezza accumulata agli arti inferiori: solo adesso che posso rilassarmi un po' sento addosso il calore del sole e me lo godo tutto per dar modo al mio corpo di ricaricarsi...
Oltre al mio record personale quello che più mi rende felice è l'essere riuscito di nuovo a terminare una maratona in buone condizini fisiche; in ogni caso quello che mi attende nel pomeriggio è comunque solo un bel po' di tranquillo riposo in spiaggia!