Durante il viaggio in autostrada a farla da padrone è la nebbia che mi avvolge compatta; passate le 8 però un timido sole comincia a farsi spazio tra le nuovole rischiarando l'orizzonte e preannunciando una bella giornata di cielo sereno.
Dopo il casello mi attendono pochi minuti di strada per arrivare in vista del lago dopo di che raggiungo facilmente l'ampia zona parcheggio adiacente all'area iscrizioni ed alla partenza.
Ritirato il pettorale ed il pacco gara mi concedo il solito blando riscaldamento durante il quale scopro che lungo il percorso ci sono 2 salite piuttosto impegnative: una al secondo ed una all'ottavo km. Quest'ultima in particolare dovrebbe essere piuttosto impegnativa ma comunque il mio proposito odierno è di fare una gara in scioltezza per cui non me ne preoccupo più di tanto...
A pochi minuti dalla partenza prendo posizione sotto al gonfiabile ed attendo lo start che arriva di lì a poco.
Il primo tratto del percorso, a causa della stretta strada sterrata che lo contraddistingue e della presenza di oltre 350 partecipanti, risulta come prevedibile molto congestionato; dopo pochi metri c'è subito un breve ma suggestivo passaggio sotto un boschetto di alberi d'alto fusto. Una volta usciti una stretta curva ci conduce verso un lungo rettilineo e da qui, dopo circa 1 km, il serpentone di corridori raggiunge la strada asfaltata e, con essa, la prima salita del percorso.
Al termine ci attende una prima meritata ricompensa per la fatica appena compiuta; raggiunto il paese di Porto infatti ecco il primo ristoro posto in posizione decisamente strategica. Non esito a prendere un bicchiere d'acqua dopo di che continuo nelle successive curve in discesa che sfumano poi nella strada brecciata.
Da qui in avanti, ad accompagnarci per diversi km, c'è un lungo rettilineo sotto il sole; di ombra neanche a parlarne e la calura comincia a farsi piuttosto opprimente... mi distraggo dal caldo controllando il Garmin e scopro che il mio ritmo non è affatto così blando come avevo previsto: per ora comunque sto bene per cui avanti così!
Arrivato al km 7 vedo in lontananza la temuta salita ma la sua sommità si perde tra gli alberi per cui non mi rendo conto di quanto sia lunga; quando comincia il dislivello accorcio il passo e stringo i denti. Purtroppo dopo neppure 100 metri sono già sofferente: ho la maglia madida di sudore, sento il viso avvampare per il caldo e i quadricipiti mi fanno male. Nonostante tutto vado avanti a testa bassa consolandomi col pensiero che, dopo questa salita, il peggio sarà passato e sperando in un provvidenziale ristoro...
Raggiungo un primo tratto in piano ma la salita continua poco più avanti; in seguito c'è un altro tratto in piano e solo quando siamo ormai al nono km comincia una salita asfaltata che ci porta direttamente nel paese di Vaiano e, come speravo, al secondo ristoro!
Mi rifocillo nuovamente con un bicchere d'acqua e subito dopo comincia una leggera discesa dove lascio andare le gambe per farle riprendere dallo sforzo precedente; da qui in avanti comincia una serie di saliscendi e, con essi, un susseguirsi di belle vedute del lago che, a più riprese, fa bella mostra di sé alla mia destra.
Dopo il decimo km comincio mentalmente a contare i km che mi separano dall'arrivo e al km 13 penso che ormai è fatta: il fiato non mi manca e le gambe girano bene per cui non devo far altro che godermi quest'ultimo tratto di percorso!
Affronto in scioltezza una lunga discesa che mi riporta al livello del lago; poco prima del km 15 attraverso un piccolo ponticello e poi una decisa svolta a destra mi riconduce sullo sterrato e poi all'ultimo ristoro prima dell'arrivo.
Tra me e me penso che gli amanti dell'asfalto forse storceranno il naso per questo percorso così vario e così ricco di sterrati ma per me è sicuramente un valore aggiunto nonché il modo migliore di concludere questa gara!
Anche se i miei propositi erano di fare una prestazione tranquilla e rilassata, ora che sono prossimo all'arrivo ed ho ancora energia nelle gambe, comincio a pensare quando azzardare uno sprint finale; inizialmente lo pianifico per l'ultimo km ma poi mi decido all'improvviso ad allungare il passo a metà del km 16.
Una volta ingranata la marcia raggiungo un paio di corridori sullo sterrato e ne supero un altro sull'ultimo tratto di asfalto; cerco quindi di mantenere l'andatura fino all'arrivo e, anche se un po' provato, raggiungo la finish line con un buono slancio.
Mi rifocillo subito con del tè e tutta la frutta presente al ristoro: un bicchiere di macedonia, mezza banana e una fetta di cocomero! Subito dopo finisco anche una bottiglietta d'acqua dopo di che mi concedo un po' di allungamenti per distendere i miei muscoli un po' indolenziti.
Un ultimo sguardo verso il bel panorama offerto dal lago e me ne torno quindi all'auto per riprendere la via del ritorno...
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