Una prima edizione molto partecipata grazie anche ad un ospte d'eccezione

Prima della gara

Insieme agli altri runners con cui ho condiviso la piccola impresa delle due gare in circa 3 ore parcheggiamo nei pressi del quartiere Petignano dove è situata la partenza; mentre preparo il pettorale vedo passare la guest start dell'evento, Giorgio Calcaterra, mentre si scalda al piccolo trotto. E' indubbio che la sua sola presenza abbia attirato numerosi podisti da tutta la regione e da quelle limitrofe: vedo infatti molte divise di associazioni umbre e laziali ed il numero di partecipanti è sicuramente oltre le aspettative per essere la prima edizione di una piccola gara podistica.

Nonostante il tempo a disposizione evito di proposito di fare riscaldamento dato che, almeno in teoria, dopo aver corso già 9 km nella gara Corri sul Nera svoltasi nella limitrofa San Liberato dovrei essere più che caldo!

Nell'attesa della partenza mi metto in fila alla fontanella per bere un po' e bagnarmi la testa: mentre sono lì che aspetto il mio turno mi volto e mi trovo di fronte proprio Calcaterra; nonostante la sorpresa lo saluto con un caloroso "Grande Giorgio!" ed in men che non si dica mi ritrovo a parlare con lui della sua recente partecipazione ad una gara in Friuli (il leggendario Magraid) che gli ha procurato non pochi problemi tra cui delle noiose "ustioni da sfregamento" ai piedi. Dopo questa conversazione con una leggenda vivente dell'Ultra Maratona la giornata è ormai destinata ad essere segnata sul calendario; per completare la mia piccola impresa odierna però mancano ancora 9 km di sudore per cui mi avvicino alla linea di partenza in attesa del via.

La gara

Lo start è previsto alle 19:30 quando il caldo opprimente della giornata dovrebbe essere ormai diminuito ed in effetti è così anche se è ancora chiaramente percettibile; il mio ulteriore handicap inoltre è che mi ritrovo ai nastri di partenza con le gambe già pesanti per la corsa precedente. Adesso che sto per percorrere altri 9 km l'idea di due gare una dopo l'altra non mi sembra più così divertente ma ormai ci sono per cui attendo il via e quando ci siamo parto con un passo tranquillo ma deciso insieme a tutto il gruppo di corridori.

Le gambe sono un po' doloranti ma confido nel fatto che correndo si sciolgano un po'; il primo tratto in cui si esegue in pratica un giro del quartiere per ripassare sotto all'arco di partenza è tutto in piano per cui ho modo di sgranchirmi un po' e scaldarmi di nuovo.

Dopo questo primo giro usciamo nuovamente sulla strada provinciale per poi svoltare a sinistra ed addentrarci nelle campagne ortane; dopo un primo tratto in piano comincia quindi una lenta salita in cui sia io che gli altri partecipanti cominciamo ad arrancare un po'... piano piano raggiungiamo la stretta strada sterrata che ci riporta sulla via principale: qui per un breve tratto la pendenza diventa più impegnativa e molto corridori si vedono costretti a ripiegare su una meno faticosa camminata; io rallento, continuo a correre e stringo i denti sapendo che la discesa è prossima.

Nel momento in cui raggiungo la strada asfaltata e la pendenza lentamente si inverte assisto ad un battibecco tra uno degli addetti alla viabilità ed un autista inviperito per la prolungata sosta forzata; comincio a lasciar andare le gambe sulla successiva discesa e mi lascio l'acceso confronto alle spalle insieme al dubbio su come sia poi terminato l'acceso confronto verbale.

Anche se affaticato riesco ad aumentare abbastanza la mia falcata da superare qualche altro partecipante e metro dopo metro raggiungo di nuovo il quartiere Petignano dove è stato previsto un altro passaggio sotto l'arco gonfiabile della start line per poi ripetere lo stesso percorso già fatto.

La temperatura è ormai più mite ma anche la fatica accumulata comincia ad essere un problema; continuo con il mio passo tranquillo e misurato ma la salita stavolta è ancora più dura.

Di nuovo stringo i denti passo dopo passo anelando il momento in cui conquisterò nuovamente il punto più alto del percorso per abbandonarmi nella discesa finale verso il traguardo; anche se stavolta la salita sembra non finire mai raggiungo infine il punto in cui la strada sterrata si ricollega a quella asfaltata. Con le gambe pesanti e doloranti allungo a poco a poco il mio passo fino a riprendere un buon ritmo e riagguantare qualche altro corridore.

Quando arrivo all'ingresso di Petignano ed il traguardo è ormai prossimo allungo ulteriormente il passo riuscendo a superare altri corridori e concludere infine questa seconda gara.

Dopo la gara

Al ristoro finale mi rifocillo abbodantemente e, soprattutto, mi reidrato con tutto quello che trovo: acqua, tè e coca cola; bevo diversi bicchieri in maniera quasi compulsiva per placare la mia sete ed il mio fisiologico bisogno di zuccheri.

Una volta ristorato a sufficienza scambio qualche battuta con i miei compagni giunti all'arrivo e con gli altri partecipanti; alla fine, stanco ma soddisfatto della doppia fatica, mi incammino verso l'auto sognando una sana doccia rigeneratrice...


Altimetria percorso

Altimetria percorso

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